23/10/2009 – Si è appena concluso il concorso “La Casa del III Millennio 2009”. Il concorso pubblico, promosso dalla CNA di Prato e curato dall’architetto Salvatore Re, invitava architetti, ingegneri e designer del territorio a fornire proposte progettuali di lusso per l’involucro e per i componenti della casa, caratterizzate da uno spiccata sostenibilità ambientale.
Riciclaggio dei materiali, vivibilità, longevità dei prodotti artigianali, minimizzazione dei consumi in fase produttiva e comunicatività del design etico sono stati i topic principali della competizione.
I 7 vincitori del concorso avranno la possibilità di realizzare i prototipi presentati in gara lavorando a stretto contatto con le imprese della CNA di Prato durante un workshop coordinato da Frits Van Dongen. A seguito del laboratorio verrà effettuato l’allestimento di uno spazio – mostra dedicato a “La Casa del III Millennio” presso l’Urban Center di Prato (Palazzo Pacchiani) dal 4 al 20 dicembre.
Ecco i nomi delle 7 proposte vincitrici:
La cucina si sviluppa intorno ad una colonna in acciaio al cui interno passano gli allacciamenti alla corrente all’acqua e le tubazioni di scarico. Le varie parti che formano la cucina sono agganciate alla colonna con una cerniera e possono ruotare di 360 gradi, configurando una cucina circolare in cui ogni spicchio ha la propria funzione.
Poltrona/pouf che prende spunto dalla tecnica dei pompons in tessuto, qui proposti in versione oversize. Una seduta “alternativa”, leggera, di dimensioni ridotte da posizionare in qualunque ambiente interno e realizzata con filato ottenuto dalla lavorazione di scarti di tessuto.
Una seduta che unisce una ricerca estetica e di design ad una sensibilità di natura ecologica e di sostenibilità ambientale. Il suo processo di produzione e l’utilizzo di materiale di riuso consente un prezzo competitivamente ridotto rispetto alle tipologie di sedute similari.
“T-COPRE” - CARLOS GUSTAVO LOGGIA / Ida Mangiafico
T-copre è ispirato a moduli di filato realizzati all’uncinetto, ripercorrendo i tempi in cui le nostre nonne realizzavano coperte con le lane consunte di vecchie maglie ricucite o rimasugli di lavori precedenti. Il modulo base è una t-shirt, imbottita con gli scarti della produzione della gomma piuma, dalla cui aggregazione nasce un nuova trama.
Sistema modulare concepito come congengo dinamico e flessuoso in grado di adattarsi a svariate configurazioni. Il progetto propone un’applicazione del sistema cellulare per i moduli abitativi di emergenza consentendo diversi sistemi di aggregazione, come quella del muro poligonale, da cui derivano infiniti possibili scenari domestici.
STOMA è un corpo ad uso multiplo che assorbe e trasforma energie, durante il passaggio da energia solare a energia elettrica “stoma” assume forme e risponde a funzioni differenti: “nido” tra gli alberi o “serpente” segnapercorso. Si tratta di un sistema composto da micropannello solare, batteria di accumulo, sensore di
luminosità e corpo luminoso a led.
Re-Light è un faretto da parete/tavolo con un’anima di “ri-uso”, una rocca in plastica, oggetto usato per lo stoccaggio dei filati, dove “ri-avvolggere” un cavo, inserire una fonte illuminante economica ed ecologica, per avere una luce di ambiente comoda, flessibile e infrangibile.
La commissione giudicatrice è stata composta da: Salvatore Re, curatore de “La Casa del III Millennio”: Frits van Dongen, guest speaker al workshop de “La Casa del III Millennio”; Flavio Albanese, direttore della rivista Domus; Marco Bazzini, direttore artistico Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci; Stefano Bettega, direttore dell’ISIA di Firenze; Luca Gambacorti, Ordine degli Architetti di Prato; Fabio Mazzanti, direttore della CNA Prato; Maria Paoletti, fondazione Teseco per l’Arte; Alessandro Ricceri, direttore Artex; Massimo Ruffilli, preside del Corso di Laurea in Disegno Industriale – Università di Firenze; Flores Zanchi, coordinamento de “La Casa del III Millennio”.
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