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Oslo: i progetti del Munch Museum e della Biblioteca Pubblica
Vincono Herreros e Lund Hagem - Atelier Oslo - Agence Ter
Autore: rossella calabrese
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07/04/2009 - Oslo ha annunciato ufficialmente i nomi dei vincitori di due importanti competizioni che concorreranno a trasformare il volto della città.
 
Il team di Herreros Arquitectos (Madrid) ha meritato il primo posto nel concorso di progettazione per il nuovo Munch Museum con la proposta intitolata “Lambda”, mentre la coradatsa composta da Lund Hagem Arkitekter (Oslo), Atelier Oslo e Agence Ter ha guadagnato il titolo di vincitore nella gara per disegnare la Biblioteca Pubblica “Deichman”, presentando una proposta dal titolo “Diagonale” .
 
Entrambi i progetti verranno realizzati nel quartiere cittadino di Bjorvika, una zona di notevole importanza storica, collocata nella baia di Oslo, ai piedi del fiordo.
 
Ben definite le linee guida del progetto di Lund Hagem, Atelier Oslo e Agence Ter per la nuova biblioteca: realizzare uno spazio capace di offrire molteplici modalità di fruizione, dotato di aree per la lettura e archivi multimediali, ben ventilato, “attraversato” dalla luce naturale, con vista panoramica sulla strada, sul fiordo e sulle colline che circondano la città. “Pensiamo a un’emergenza architettonica dalla forte identità e tuttavia capace di fondersi al meglio col contesto urbano – spiegano i progettisti. Un edificio durevole e che guardi al futuro. Una biblioteca flessibile e funzionale, un edificio per tutti, ecosostenibile e rispettoso dei fattori ambientali e dell’energia. Un edificio la cui presenza giochi un ruolo importante nella sequenza di spazi che si susseguono dalla Stazione Centrale al Teatro dell’Opera”.
 
La pelle esterna dell’edificio è occupata per il 20% superfici trasparenti in vetro, mentre il restante 80% è rivestito da una superficie traslucida in nano-gel, altamente isolante, sulla quale sono applicati dei pannelli in vetro trasparente, pensati per creare un gioco di riflessi tra il volume e l’ambiente circostante.
 
Gli interni della struttura sono organizzati attorno a uno spazio vuoto centrale, che principia dal tetto in vetro e si sviluppa fino al pian terreno, consentendo alla  luce solare di penetrare al cuore dell’edificio, creando un’atmosfera calda e rilassante su tutti e quattro i piani della biblioteca. Sul livello più alto della struttura ha sede l’area più riparata e silenziosa del volume, dove potersi concentrare nella massima tranquillità, godendo di un’ampia vista sul fiordo o affacciarsi su una grande terrazza - belevedere all’aperto.
 
Il terzo piano del volume ospita una parte della mediateca, diverse postazioni-lavoro, due auditorium e delle aule-studio. La parte più consistente del patrimonio librario, le zone per la consultazione dei testi, gli uffici e le sale incontro per il personale sono invece collocate al secondo livello dell’edificio.
 
Un’atmosfera meno raccolta caratterizza i primi due livelli dell’edificio. Il primo piano della struttura è occupato da spazi evento variamente allestibili, aree per il gioco e l’apprendimento dei più piccoli, una terrazza panoramica, un’area relax per lettura e un music bar.
 
A piano terra ha invece sede un’area pubblica, raggiungibile da tre ingressi (rispettivamente posti sul lato nord-orientale, sud-orientale e occidentale dell’edificio), dove poter caricare gratuitamente sul proprio pc degli e-book, chiedere in prestito o restituire un pezzo della collezione multimediale, fruire di brevi consulenze, passeggiare attraverso un media shop, prendere un caffè, o semplicemente accomodarsi e leggere un quotidiano, illuminati dalla calda luce naturale che avvolge il foyer dell’edificio. Di notte la struttura illuminata “brilla” di colori diversi, regalando alla città un nuovo, suggestivo, landmark.
 
Nella proposta firmata da Herreros Arquitectos il complesso destinato ad ospitare il Munch Museum (MM) e la collezione Stenersen è anzitutto un luogo aperto alla città. Collocato nelle vicinanze dell’Opera House, l’edificio guarda alla costa, omaggiando attraverso la sua singolare geometria il linguaggio esuberante della pittura di Munch. “Si tratta di una struttura immediatamente riconoscibile, destinata ad essere visitata più volte non solo per il calendario ricco calendario di eventi, ma per la bellezza intrinseca del volume, quale spazio per la cultura ma anche per il relax, con le sue terrazze all’aperto, le caffetterie e i negozi”, commentano i progettisti del team.
 
Due i volumi del complesso, dotati di accessi separati e indipendenti. Il primo è disegnato alla maniera di una piattaforma polifunzionale a carattere pubblico, sviluppata in orizzontale, al cui interno sono collocati la reception, un ristorante, un cinema, negozi e uno spazio mostra dedicato alla vita di Munch. Il secondo è invece un edificio multipiano, leggermente sporgente nella parte superiore, all’interno del quale sono collocate le collezioni  e le aree operative del museo.
 
L’edificio del Museo è esteso su una superficie ampia 16.000 metri quadri ed è alto 16 metri. Un'unica tonalità cromatica caratterizza gli interni: il bianco. Una pelle ondulata, in metacrilato per il volume multipiano e in vetro smerigliato per l’edificio a funzione pubblica, riveste entrambi i corpi. La geometria del complesso è simile nella forma alla lettera greca “lambda” (da qui il titolo della proposta).
 

  Scheda progetto: Munch Museum
Guttorm Stilen Johansen
Vedi Scheda Progetto
Guttorm Stilén Johansen © Munchmuseet
Vedi Scheda Progetto
Guttorm Stilen Johansen
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Adrià Goula
Vedi Scheda Progetto
Adrià Goula
Vedi Scheda Progetto
Adrià Goula
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Ivar Kvaal
Vedi Scheda Progetto
Adrià Goula
Vedi Scheda Progetto
Ivar Kvaal
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Adrià Goula
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  Scheda progetto: DEICHMAN BJØRVIKA
Vedi Scheda Progetto
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Vedi Scheda Progetto
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Vedi Scheda Progetto
Vedi Scheda Progetto
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