20/04/2009 - Gli architetti Marco Mattioli e Dino Polidori sono stati premiati nella sezione “Nuovi utilizzi e progettazione” all’Euro P.A. 2009 – Salone delle Autonomie Locali 2009 per il loro progetto sperimentale di "social - housing", residenze miste per studenti ed anziani, a San Benedetto del Tronto (AP).
Il progetto, relativo ad un edificio a ballatoio per studenti ed anziani, è l'occasione per riflettere non solo sulle potenzialità di un tipo edilizio - raramente riscontrabile nella realtà locale - ma anche per verificare la fattibilità di forme nuove di convivenza: tra studenti ed anziani, appunto, tra nuovo edificio e contesto, tra architettura ed energia, tra costruito e "natura", anche attraverso l'analisi, prima, e la valorizzazione, dopo, degli elementi urbani presenti nel quartiere PEEP SS. Annunziata quali la strada, l'isolato, le morfologie edilizie, gli spazi aperti tra gli edifici.
Un progetto "sperimentale" dunque, non solo per quanto concerne il tipo edilizio e l'alloggio “modello” (in ragione del programma e delle auspicabili forme di interazione tra studenti ed anziani) ma anche, per quanto riguarda l'inserimento del nuovo edificio nel quartiere, il risparmio energetico e l'accessibilità delle persone diversamente abili.
La contestualizzazione dell’intervento è perseguita sulla base del riconoscimento degli elementi urbani distintivi riscontrabili nel quartiere o nel suo ridisegno (parti di questo non ancora realizzate e previste dal progetto urbanistico) e nella loro valorizzazione. Di conseguenza, i criteri progettuali su cui si fonda l’inserimento del nuovo edificio, in parte confermano gli elementi caratteristici della situazione esistente e di quella prevista (la giacitura degli edifici, la compattezza della forma, l’alternarsi degli spazi aperti tra parti costruite, gli allineamenti) in parte introducono elementi che il progetto auspica come “qualificanti”: l’altezza contenuta dell’edificio, il suo innalzarsi su “pilotis” al fine, non solo di recepire le norme di salvaguardia del PAI (Piano di Assetto Idrogeologico del fiume Tronto) ma anche per dotare l’edificio di adeguati spazi comuni - il porticato appunto - aggiuntivi a quelli del giardino e del parcheggio pertinenziale; infine il tipo edilizio a ballatoio, assai poco riscontrabile nella realtà locale, le cui potenzialità di favorire l’interazione tra i futuri fruitori, studenti ed anziani, appaiono, quantomeno, promettenti.
Al ballatoio, disposto in direzione est – ovest, parallelamente alla strada, si appoggiano, oltre che i collegamenti verticali ed i servizi, le residenze per gli anziani, a nord e le residenze per gli studenti, a sud. Tra i corpi di fabbrica destinati agli studenti si trovano i giardini ed i parcheggi pertinenziali.
La strategia progettuale è espressa dal concept del progetto che evidenzia il modo in cui i volumi dei servizi (i muri attrezzati) vengono “infilati”, come cassetti, ai vari livelli dell’edificio. Gli schemi strutturali evidenziano, invece, le parti costituenti dell’edificio (il ballatoio, i collegamenti verticali ed i servizi, le residenze per gli anziani e quelle per gli studenti), i muri attrezzati ovvero i “servizi secchi” ed i “servizi umidi” infine, il modo in cui gli alloggi vengono aggregati ed il modo in cui tra un muro attrezzato e l’altro si definiscono gli spazi serviti di ciascun alloggio, per il giorno e per la notte.
Per quanto concerne le residenze per anziani l’alloggio si organizza sulla base di due muri attrezzati posti trasversalmente al ballatoio di distribuzione: uno contiene i servizi “secchi” dell’alloggio (l’ingresso, il guardaroba, la parete attrezzata, il box armadio), uno, invece, contiene i servizi “umidi” dell’alloggio (la raccolta differenziata, la cucina, l’antibagno – lavanderia, il bagno). Tra i muri attrezzati, con affaccio a sud ed a nord, si trovano gli spazi serviti dell’alloggio, gli spazi giorno (pranzo e soggiorno) e gli spazi notte (la camera da letto).
Per quanto concerne l’alloggio per studenti il progetto individua due diversi tipi: uno singolo, ed uno doppio. Nel caso dell’alloggio singolo (binato in quanto aggregato simmetricamente ad un altro alloggio uguale) si distinguono: i muri attrezzati “umidi” della cucine e del bagno ed il muro attrezzato “secco” che contiene l’armadio ed il letto. Gli spazi serviti, per il giorno e per lo studio, posti tra i muri attrezzati, si affacciano verso est oppure verso ovest.
Nel caso dell’alloggio doppio, invece, si prevede la presenza di due studenti per ciascun alloggio. L’organizzazione degli spazi di servizio e degli spazi serviti ricalca pressoché quella dell’alloggio singolo (destinato ad un solo studente) con l’aggiunta, però, di un più ampio spazio per il soggiorno, di due logge che mediano l’affaccio trasversale, verso est e verso ovest, e di una stanza guardaroba.
Per quanto concerne, infine, il risparmio energetico il progetto definisce una serie di requisiti riguardanti l’orientamento dell’edificio, la posizione delle zone giorno, l’uso e il diverso dimensionamento di superfici trasparenti e di aggetti che proiettino ombra durante il periodo estivo, gli impianti alimentati da collettori solari che coprano almeno il 50% del fabbisogno annuale di acqua calda sanitaria, la raccolta e il riuso delle acque piovane e il guadagno diretto tramite utilizzo di serre solari.
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