19/03/2009 - Il Comune di Firenze, nel quadro degli accordi di collaborazione e cooperazione sottoscritti con la città gemellata di Fes (Marocco), aveva bandito lo scorso agosto un Concorso internazionale di idee per la riqualificazione di “Place Florence” a Fes. La piazza, ubicata lungo l’avenue Hassan II, costituisce uno dei principali assi urbani ed è caratterizzata da un imponente spazio pedonale centrale che negli ultimi anni è stato oggetto di importanti lavori di riqualificazione con la realizzazione di sistemazioni e arredi di grande pregio e rappresentatività. L’intenzione dell’Amministrazione comunale di Fes era quella di completare la riqualificazione dell’area con la completa riprogettazione di Place Florence in modo da valorizzarne le caratteristiche di luogo simbolico e rappresentativo nonché tradizionale punto di incontro dei cittadini.
Il concorso si è concluso con l’assegnazione del 1° premio al progetto dell’architetto Marco Marrocchi.
2° classificato Emanuele Donadel e 3° Giuseppe Galasso.
Il progetto vincitore
La Riqualificazione di Place Florence offre la possibilità, di valorizzare le caratteristiche simboliche e rappresentative della città di Fes, tra le più emblematiche del Marocco, e di rafforzare il gemellaggio con la storica città di Firenze. La volontà progettuale è quella di trasformare questa piazza in un vero luogo simbolo capace di racchiudere le grandi anime di questi due popoli, di consolidarne le relazioni e di promuovere lo sviluppo e lo scambio artistico, culturale e artigianale tra le due città attraverso evocazioni, rappresentazioni figurative, materiali e colori. Fondamentale è creare un importante punto d’incontro per i cittadini dove ritrovare l’allegria tra i colori e gli odori tipici di Fes, dove ritrovare i tratti della propria cultura storica e artigianale, dove riconoscere la forte identità araba che appartiene a questo paese, dove imparare ad orientarsi, dove apprezzare pienamente l’atmosfera di questo luogo e dove poter, anche, lasciarsi guidare dai sensi. Ma questa piazza deve anche riuscire a stabilire quel contatto oltre la città, consolidare il legame con Firenze, città della cultura e dell’arte, evocare i suoi luoghi più significativi, la storia racchiusa nelle sue mura, nelle sue strade, nei suoi monumenti più antichi.
Questa densificazione di significati trova espressione nella piazza attraverso la profonda integrazione con il tessuto urbano esistente secondo le seguenti scelte:
- la trama formale del progetto viene estesa fino all’Avenue Hassan II, attualmente uno dei principali assi urbani della città di Fes, riammagliandosi al tessuto urbano esistente;
- l’intera piazza è resa accessibile in ogni spazio e da ogni punto relazionandosi con gli edifici e le attività commerciali antistanti e la percorrenza veicolare viene ottimizzata favorendo l’inserimento di future rampe per il parcheggio interrato;
- la traccia dell’antico Boulevard du General Poeymirau viene trasposta in un elemento scultoreo, posizionato sull’asse visivo dell’attuale Boulevard Mohamed V, simbolo del gemellaggio con la città di Firenze e della memoria del luogo.
Per poter realizzare tutto questo il progetto si è delineato seguendo le tracce del tempo di entrambe le città, racchiudendo e recuperando i segni del presente e del passato attraverso il layerings, la sovrapposizione, la stratificazione. Questi i differenti cross-layer:
- i template navigation, che dallo studio dei collegamenti tra le aree storiche in cui sono ricompresi i monumenti più importanti della città di Firenze, costituiscono un reticolo dove l’immagine della città risulta un insieme di frammenti riconoscibili e ricollegabili tra loro;
- le concerie di Fes, con le sue famose vasche colorate per la tintura delle pelli, che vengono a conformare una trama di pixel variabili per colore, dimensione e altezza ad evocare la spettacolarità e l’emozione percettiva di quei luoghi insieme alla forte tradizione artigianale.
Dall’emulsione di questi layer è possibile ricostruire la genesi formale del progetto dalla quale nasce l’intreccio di tre sistemi interdipendenti fra loro, inscindibili l’uno dall’altro e uniti da strette relazioni gerarchiche che si materializzano in segni di connessione, attraverso percorsi differenziati, linee d’acqua e di luce, fasce di verde, segni a terra, intarsi.
Questa trama è così articolata:
- un doppio sistema di piazze: il primo, rappresentato dall’incisione, che richiama e simboleggia la presenza storica di Firenze (i template navigation), riconoscibile dall’omogeneità del trattamento cromatico e dei materiali tipici della città stessa e da rappresentazioni evocative ed artistiche, e il secondo, invece, rappresentato dalla discontinuità, che richiama i caratteri della città di Fes (le concerie), i vicoli stretti, tortuosi e labirintici di Medina, i suoi bazar straboccanti di ogni mercanzia, le sue moschee finemente lavorate, le sue concerie, identificabili dalla varietà del trattamento dei colori, dei materiali, delle dimensioni e delle altezze;
- il sistema del verde e delle fioriture, che si differenzia nella varietà dei colori e dei profumi tipici della città di Fes, i fiori di Medina, le foglie di menta, il legno di cedro, la quercia della preghiera, gli olivi profumati e le palme esotiche;
- il sistema dell’acqua, che cambia colore a secondo dei fondi in tadelakt e dei giochi di luce notturni evocando, ancora una volta, i colori delle concerie, dei tessuti, delle pelli di Fes.
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