13/02/09 - L' abbate ha presentato la sua prima pubblicazione – il libro/catalogo “Ponti Giovanni, detto Gio”.
“Facciamo una cosa bellissima”. Questa la parola d’ordine che si dava Gio Ponti quando iniziava a progettare.
E’ proprio l’attrazione per le “cose bellissime” che caratterizza la collezione di mobili ed oggetti che l’abbate ha ricostruito fedelmente, recuperando i contenuti innovativi ed i valori originari espressi da Gio Ponti.
La prima parte del volume ricorda quanto esuberante, curioso e poliedrico fosse l’approccio progettuale di Gio Ponti. “Architetto fallito e pittore mancato” di volta in volta muratore, falegname, tappezziere, vetraio, carrozziere, inventore e ceramista.
Gio Ponti è stato un designer universale, ha disegnato moltissimi oggetti nei più svariati campi, dalle scenografie teatrali, alle lampade, alle sedie, agli oggetti di cucina, alle macchine del caffè, agli interni di famosi edifici, ville, navi ed hotel.
Definire l’opera di Ponti è dunque più difficile che mai. Qualsiasi tentativo di riassumere il suo contributo alla storia dell’italian design non sarebbe mai esaustivo. Amava la classicità, ma ha sempre guardato al futuro. E’ sicuramente stato uno dei più autorevoli promotori dell’industrial design del ventesimo secolo ed allo stesso tempo stimava sopra ogni cosa la maestria dell’artigianato.
Non credeva nelle idee “nuove”, e cercò sempre di imparare dal passato. Oggi Ponti appare più importante che mai.
A tutti coloro che sono stanchi del funzionalismo e del minimalismo è dedicata la pubblicazione di l’abbate.
Non sembra più possibile che un architetto riesca a lavorare con la libertà e la mobilità con cui ha operato Ponti. Ragione di più per guardare indietro, capire come faceva lui ed attrezzarci per guardare avanti. “Nella cultura moderna tutto è simultaneo, presente, passato e futuro”.
La seconda parte del volume, riprodotta su carta lucidissima, è dedicata a “le cose bellissime”, la collezione di mobili ed oggetti disegnati da Gio Ponti prodotti da l’abbate.
Questa collezione raccoglie una selezione delle opere più significative create da Ponti e si arricchisce di anno in anno con una serie di prodotti progettati nel periodo anni 30-50 e, trattandosi.
Questa collezione ha reso possibile il recupero dei valori originari da cui il design dell’arredamento contemporaneo ha tratto il proprio sviluppo, rendendo disponibili ricostruzioni fedeli di mobili ed oggetti capaci di trasferirci intatti i messaggi di innovazione e anticipazione incorporati nelle proposte di tutti i grandi maestri. “Modernità non consiste nell’adottare quattro mobili quadrati”.
I diritti esclusivi di riproduzione sono stati acquisiti da l’abbate per tutti i prodotti in collezione.
Tutti i modelli, per il loro elevato contenuto artistico e particolare carattere creativo, sono tutelati dal diritto d’autore, un istituto giuridico universalmente riconosciuto e tutelato.
L’ultima parte del volume presenta le edizioni in fase di costruzione, “saranno bellissime”.
Sedie, tavoli, mobili ed oggetti dei quali l’abbate già detiene i diritti esclusivi di riproduzione. Questi prodotti saranno disponibili a breve. Consentono altresì di far emergere quei valori assoluti del design, al di fuori dello spazio e del tempo e con contenuti mai precedentemente esplorati, che costituiscono un fondamentale contributo all’odierna ricerca creativa.
Quando a Gio Ponti chiedevano se un suo mobile era “di serie”,rispondeva:”lo sarà, quando il pubblico lo adotterà”.
Per maggiori informazioni contattare:
l’abbate s.r.l.
Via IV Novembre, 59
33010 - Feletto Umberto (Ud)
t. +39 0432 688158
f. +39 0432 688925
[email protected]
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