PERFO
03/04/2008 - Il tratto pulito e deciso di Anki Gneib, che ne tradisce le origini nordiche, unito ad un’interpretazione del decoro che non lascia spazio a orpelli superflui, è alla base di PERFO, seduta che coniuga memoria e modernità attraverso l’utilizzo il cuoio.
Una struttura tubolare in metallo rivestita da un sofisticato “abito” in cuoio pienofiore bicolore che si concede la rigorosa e perfetta geometria del cerchio traforato al laser come unico dettaglio decorativo, insieme ad una scelta bicromatica disinibita.
Questa è PERFO, la sedia ideata dalla giovane designer scandinava, interpellata da Frag per confrontarsi con il cuoio ed ampliare il catalogo dell’azienda. Attuale e femminile, ma al contempo razionale, PERFO rappresenta una delle molteplici interpretazioni del materiale che oggi Frag offre in un ricco catalogo di tavoli e sedute, in continua tensione tra la tradizione storica del materiale e la consapevolezza del presente.
Proprio con l’intento di costruire una proposta contemporanea, Frag ha coinvolto nel tempo le voci di designer internazionali che rielaborano con il proprio segno la duplice valenza, estetica e funzionale/strutturale, del materiale.
Da Christophe Pillet a Gordon Guillaumier, da Nigel Coates a Fabio Calvi e Paolo Brambilla fino alla giovane Anki Gneib, un coro ricco e variegato per un’offerta minuziosa che mira a declinare la seduta in tutte le sue accezioni.
In quest’ottica si legge il divano GAVI del duo Calvi & Brambilla, novità 2008, a completamento di gamma della seduta a pozzetto pensata per il contract, accompagnata dalla poltroncina lunge.
Dettagli importanti, come la sezione quadra e l’accuratezza delle cuciture, che piegano il cuoio con precisione restituendo una sagoma perfettamente lineare, insieme ad un’attenzione maniacale alle proporzioni, contraddistinguono elegantemente la famiglia Gavi.
Un raffinato gioco di volumi, di pieni e di vuoti, la rende un classico del design contemporaneo, che si sposa perfettamente sia con il calore delle pareti domestiche sia con il confort dei nuovi spazi collettivi.
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