06/02/2008 – È stato ufficialmente inaugurato il 23 settembre scorso il Gabrielle H. Reem and Herbert J. Kayden Center for Science and Computation, il nuovo centro universitario che l’architetto statunitense Rafael Viñoly ha progettato per il Bard College, situato ad Annandale-on-Hudson, New York.
La nuova struttura sorge su un’area disboscata del campus. All’interno, su una superficie complessiva di circa 4500 metri quadrati, trovano spazio aule e laboratori all’avanguardia per i dipartimenti di biologia, informatica e matematica, insieme ad un auditorium per 60 posti a sedere.
Ubicato in una posizione nevralgica all’interno del campus, a cavallo dei percorsi pedonali, l’edificio è risultato di un attento studio della topografia del sito, finalizzato a realizzare una composizione spaziale in grado di incoraggiare l’interazione tra gli studenti e l’università. Mark Halsey, professore associato di matematica e preside del college, vede nel progetto la futura “spina intellettuale del campus”.
La struttura presenta un rivestimento metallico ed è caratterizzata da un leggero andamento curvilineo.
Il progetto si compone di una parete vetrata esterna a tutt'altezza, un ampio ingresso, ed un’area aperta al pian terreno con spazi flessibili per attività multidisciplinari.
Gli spazi sono articolati attorno ad una spina centrale che ospita la circolazione verticale, spazi di servizio ed aree pubbliche.
La facciata continua in vetro che percorre l’intera lunghezza dell’edificio consente dai laboratori una suggestiva vista sull’area boscosa all’esterno.
All’interno della lobby quattro volumi cilindrici rivestiti in rame, acciaio e zinco ospitano l’auditorium, due sale lettura ed un’area di accoglienza. Gli uffici amministrativi sono sistemati al secondo piano, su una superficie che si sviluppa a sbalzo sulla lobby.
“Il Rettore del college – spiega Rafael Viñoly – ci ha chiesto di realizzare un luogo che fosse in grado di riflettere impegno nella qualità architettonica insieme ad una sensibilità per il paesaggio circostante. L’edificio riflette tale visione: un luogo che migliora l’esperienza della ricerca offrendo la flessibilità e l’efficienza richieste”.
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