20/12/2007 - 10 anni di grandi tradizioni del fare, per uno dei più quotati ed internazionali degli studi europei di architettura Miralles Tagliabue EMBT Arquitectes Associats (Barcellona), fondato nel 1991 da Enric Miralles e Benedetta Tagliabue.
Raccontato in 18 progetti selezionati, il decennio 1997-2007, appena trascorso, diventa una mostra monumentale che si è inaugurata lo scorso 14 dicembre 2007, a Napoli, su oltre 200 metri di esposizione della Sala delle Prigioni di Castel dell’Ovo e che rimarrà aperta fino al 15 gennaio 2008.
I progetti selezionati, scelti da Benedetta Tagliabue a rappresentare anche gli altri in cantiere o terminati nello stesso decennio, sono stati progettati sia con sia senza Enric, scomparso improvvisamente nel 2000. In ogni caso essi sono il manifesto della continuità: la mostra si guarda indietro e racconta al grande pubblico, con semplicità e con dedizione, la grande cifra sperimentale ed innovatrice dello studio spagnolo, immutata nel tempo.
Insieme alle più importanti sfide già edificate o progettate da Miralles Tagliabue EMBT Arquitectes Associats dal 1997 al 2007, EMBT racconta la sua storia, fatta di amore per il progetto, con pochi cedimenti verso l’architettura mediatica.
Una dedizione assoluta verso la condivisione manuale del progetto, che viene fuori dai collage, dai plastici perfetti, dal disegno. E da un’osmosi con le generazioni più giovani: oltre ai 21 senior, 19 praticanti architetti affollano le ali della practice, una cui cospicua porzione è dedicata proprio a quella sala del progetto e della modellazione in trasferta a Castel dell’Ovo per un mese.
Lo stesso principal dello studio, Benedetta Tagliabue, alterna la direzione di Miralles Tagliabue con una intensa attività di lectures, partecipazione a tavole rotonde, insegnamento universitario nei principali atenei del mondo.
Un grappolo di curiose coincidenze riescono a spiegare perché Napoli tiene a battesimo la mostra internazionale che nei prossimi mesi toccherà altre città italiane e che si chiude il 15 gennaio 2008, ad ingresso gratuito.
Il capoluogo partenopeo - che è il più grande attrattore italiano, negli stessi anni che costituiscono il periodo di riferimento della mostra, di progetti architettonici ed urbanistici firmati da studi internazionali - ha più di una radice in comune con Benedetta Tagliabue in particolare.
Proprio qui, due anni fa, nasceva una collaborazione tra progettisti internazionali sul recupero della Valle dei Mulini (Amalfi) che ha vinto il più prestigioso e più ricco premio di architettura dedicato alla sostenibilità (Holcim Foundation for Sustainable Construction 2006) insieme ad un pool di colleghi coordinati dal salernitano Luigi Centola. […]
Benedetta Tagliabue dichiara: “Il principale scopo del progetto è di rompere le barriere fisiche e mentali tra la mappa urbana sviluppata anonimamente in quegli anni ed il cambio storico della città di Napoli.”
Oltre al parco di Bagnoli e alla stazione Centro Direzionale di Napoli, gli altri 16 progetti in mostra si trovano nello spazio di due continenti, l’Europa e l’Asia. Spaziano dall’housing sostenibile (Casas en Madrid/Case popolari), al disegno di grandi aree pubbliche (Hafencity, fronte del porto di Amburgo; Parc Dels Colors, Barcellona; Mercado Santa Caterina, Barcellona; Trinity Shopping Center, Leeds) ed edifici master piece delle città che li ospitano (il Parlamento Scozzese, Edimburgo, il Comune di Utrecht, il quartier generale della Società del Gas, Barcellona; la biblioteca pubblica di Palafolls, il Campus e Rettorato di Vigo, lo IUAV a Venezia).
Fino ad importanti progetti no profit, come una scuola per i piccoli orfani della casta degli intoccabili che Miralles Tagliabue EMBT sta regalando al Nepal, dal pre-progetto all’edificazione.
La mostra si conclude con una importante anteprima internazionale: il nuovissimo progetto del Padiglione Spagnolo della World Expo del 2010 a Shangai, il cui concorso è stato appena vinto da Miralles Tagliabue EMBT (2007).
Idealmente il testimone per il prossimo Expo che forse l’Italia, e la sua Milano, si aggiudicheranno per la successiva edizione, Benedetta Tagliabue esprime nel padiglione spagnolo la sua convinta attrazione per le forme naturali e per la sapienza del fare antico […].
Giovedì 10 gennaio 2008 alle ore 15.30 Benedetta Tagliabue terrà una lezione per gli studenti napoletani di architettura, aperta alla città, presso la Facoltà di Architettura dell'Università Federico II° di Napoli. La lezione sarà introdotta dal prof. Paolo Giardiello.
In occasione della lezione sarà presentato il catalogo della Mostra “Miralles Tagliabue EMBT. 10 anni di architetture 1997-2007” a cura di Paolo Giardiello e Marella Santangelo edito da CLEAN, Napoli.
Fonte: Pressreleaseundercover
|