27/11/2007 - Da Pitagora al prestigio internazionale. Andrà a uno studio di architetti genovesi, OBR, ovvero Open Building Research di Paolo Brescia e Tommaso Principi, la mezione d’onore degli AR Awards for Emerging Architecture 2007, famosissimo riconoscimento mondiale dedicato agli architetti emergenti e ai loro progetti. Brescia e Principi (in allegato il profilo del loro studio e la carriera personale) ritireranno il premio giovedì 29 novembre a Londra, in occasione della cerimonia organizzata dal R.I.B.A. (Royal Institut of British Architects).
A convincere i giurati, in mezzo a oltre quattrocento progetti che sono stati presentati, è stato il Museo Pitagora di Crotone, firmato appunto da OBR. Una struttura avveniristica, che verrà inaugurata tra breve, l’11 dicembre, nell’ambito di un convegno internazionale dedicato all’architettura. Il museo è dedicato al celebre matematico e filosofo che approfondì i suoi studi nella città calabrese, dove fondò successivamente la scuola che prese il suo nome. L’intervento è stato inserito nell’ambito del più ampio programma di riqualificazione di Crotone P.I.C. Urban 2, promosso dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di dare inizio a un ampio processo di valorizzazione architettonica e culturale della città .
Il Museo è stato infatti pensato come nuovo centro di riferimento delle attività culturali di Crotone; come una struttura in grado di esercitare una forza attrattiva per il turismo culturale internazionale e, pertanto, come motore di sviluppo economico per la città . La struttura si sviluppa su mille metri quadrati e sorge all’interno dell’attuale Parco Pignera, che si estende su una superficie di oltre 18 ettari. Il progetto è testimonianza della ricerca del massimo scambio interattivo tra architettura e paesaggio; di un continuum spazio-temporale in cui l’interazione tra uomo e ambiente naturale sia in perpetua evoluzione. Da un lato dunque l’integrazione paesistica nella collina; dall’altro una architettura visibile dalla città : “L’edificio - si legge nella descrizione del progetto - in accordo con la situazione orografica esistente, è costituito da un corpo di fabbrica parzialmente ipogeo, integrato nella collina, aggettante verso la città e raggiungibile attraverso uno dei percorsi dei giardini. Questo percorso, sdoppiandosi attraverso una parete vetrata, da un lato entra nel museo e diviene promenade distributiva dello spazio interno, dall’altro prosegue esternamente, nel parco, verso il belvedere. Il giardino in continuità con la quota del museo entra a far parte del paesaggio visivo ed esperienziale del museo fondendo la vitalità della natura e la dimensione del tempo allo spazio architettonico”. Una serie di qualità che hanno convinto i giurati del premio.
Inaugurato nel 1999, l’AR Awards for Emerging Architecture si è affermato come il più prestigioso riconoscimento internazionale per il design e l’architettura delle generazioni emergenti (under 45). Il premio, organizzato dalla rivista inglese “The Architectural Review” , ha un montepremi complessivo di quindicimila sterline ed è sponsorizzato dalla società di ingegneria Buro Happold Ltd di Londra e da InterfaceFLOR, leader mondiale di pavimenti tessili modulari. La giuria è composta da Shirley Blumberg, Caroline Bos, Peter Davey, Shuhei Endo, Jo Noero e Paul Finch.
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