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14/02/2007 - Sono iniziati nell’autunno scorso i lavori di ampliamento del “Centre de Cultura Contemporània de Barcelona” (CCCB). Il progetto porta la firma degli architetti Elías Torres e José Antonio Martínez Lapeña, vincitori del concorso di progettazione indetto del 2004 dal Comune e dalla Provincia di Barcellona.
L’intervento consiste nella connessione sotterranea dell’edificio esistente che ospita il CCCB al “Teatre de la Caritat” - progettato dall’architetto Josep Goday i Casals e realizzato nel 1912 - e ad una parte del monastero del XIX secolo appartenente al complesso che un tempo ospitava l’Hospital del la Caritat.
La scelta dei progettisti di creare uno spazio a doppia altezza e di posizionare un lucernario tra la facciata dell’ex convento e quella del teatro è dettata dalla volontà di evidenziare la diversa architettura dei due edifici appartenenti a due periodi differenti.
La connessione al CCCB sarà resa possibile da un passaggio sotterraneo che avrà inizio in corrispondenza dell’ingresso principale di Pati Manning e proseguirà seguendo una traiettoria diagonale al di sotto della piazza fino a raggiungere l’edificio cui saranno annessi nuovi spazi.
“Tale spazio – precisano i progettisti – non è stato progettato perché fosse semplice elemento di connessione. L’ampia superficie e l’illuminazione dall’alto consentiranno di utilizzarlo come spazio espositivo, nonché come passaggio per l’accesso al deposito ed alle aree tecniche. Alla fine del percorso sotterraneo delle scale mobili condurranno i visitatori all’ingresso a doppia altezza attraverso il quale si potrà accedere ai diversi edifici del complesso”.
L’ingresso principale, l’unico spazio che subirà sostanziali modifiche rispetto alla disposizione attuale, confinerà a sud con la facciata del monastero e a nord con quella del teatro. Gli archi di quest’ultima saranno recuperati al fine di lasciar percepire la simmetria dell’area e di ottenere una illuminazione simile a quella del “Palau de la Música”.
Dal momento che la facciata su piazza Joan Coromines è quasi del tutto intatta, la luce potrà penetrare attraverso gli spazi delle lettere “CCCB”. Il foyer del teatro al primo piano e l’ingresso principale al pian terreno saranno illuminati dall’alto grazie ad un lucernario.
L'ultimazione dei lavori è attesa entro il 2009.
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