02/01/2007 – Continua il grande fervore della Sociedad Central de Arquitectos di Buenos Aires che, stavolta, ha proclamato il vincitore del concorso pubblico per la progettazione preliminare dell’edificio della Facoltà di Psicologia dell’Università di Buenos Aires.
Tra i venti progetti presentati i giurati hanno decretato vincitrice la proposta presentata dallo studio Tristán Diéguez y Axel Fridman che, tenendo conto del potenziale offerto dal suolo di progetto, ubicato lungo la sponda del fiume, e della possibilità di beneficiare di viste panoramiche sulla città, sull’acqua e sui parchi, propone come argomento centrale quello del rapporto edificio-paesaggio.
Il suolo scelto si presenta con una doppia sfida. Da un lato il progetto dei padiglioni 2 e 3 presenta un’immagine di grande purezza formale che si contrappone al paesaggio circostante. Gli edifici sono organizzati attorno a due “vuoti” centrali che non hanno alcuna relazione con l’esterno né in termini visivi né d’uso. Dall’altro, in una città che stabilisce pochi punti di contatto con il fiume, questo terreno offre la possibilità di pensare ad un edificio che, scomponendosi in distinti volumi, riesce ad ottenere una maggiore relazione col paesaggio.
Gli spazi pubblici contenuti nel progetto (hall, bar, biblioteca, spazi di ricreazione) si proiettano fuori dal volume prismatico delle aule, permettendo che questi luoghi abbiano ampie viste sul paesaggio circostante e formino terrazze che aumentino la superficie utilizzabile. Il progetto fa in modo che questi spazi servano come espansione degli interni e permettano lo sviluppo di attività all'aperto, incentivando anche l'uso del parco che circonda gli edifici.
L’edificio presenta un basamento contenente servizi generali, l’aula magna per 1500 persone e tre aule di 800 mq con l’accesso indipendente dalla strada, permettendo che la grande quantità di studenti non si sparga in tutto l’edificio. Questa soluzione permette che questi quattro grandi spazi funzionino contemporaneamente, ospitando eventi e congressi e restando, comunque, indipendenti dal resto della facoltà. L’aula magna si apre all’esterno in maniera che il terreno sia una estensione naturale della sua superficie.
Al di sopra di questo basamento alto 7 metri, si trovano la hall principale, il bar/ristorante, lo spazio dedicato alle mostre, l’auditorium, le prime aule di psicologia e, al di sopra, dell’aula magna, una grande terrazza che serve come espansione della hall e del ristorante.
La facoltà di psicologia occupa i primi 4 piani dell’edificio, gli alti due sono dedicati a musicoterapia e terapia occupazionale. Gli ultimi due livelli ospitano le zone di amministrazione e ricerca e l’area per le attività post-laurea.
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