07/12/2006 - La giuria del concorso per la nuova sede del quartier generale della compagnia russa Gazprom, ha selezionato il vincitore tra i cinque studi internazionali invitati a parteciparvi. Si tratta dello studio britannico RMJM (Scott Findley, Tony Kettle, Robert Meikle, Hugh Mullan, David Pringle, Paul Stallan, Hazel Wong), il cui progetto propone una nuova guglia per la città, alta 300 m. L’energia nell’acqua è stata l’idea ispiratrice – spiegano i progettisti. La particolare forma della struttura, che lungo il suo percorso verso lo skyline mostra cinque facciate – è stata studiata perché la torre fosse in grado di riflettere il continuo cambiamento dell’acqua del fiume Neva, elemento naturale che domina l’area. La nuova torre si presenta come composizione organica dove il vetro riflette i colori cangianti del paesaggio naturale attorno. A seconda dell’orario e delle condizioni climatiche le facciate creano dinamici giochi di colore. La “doppia pelle” dell’edificio consente inoltre la massima penetrazione di luce naturale ma al tempo stesso la riduzione al minimo della dispersione di calore.
La decisione ha fatto infuriare i critici e un gruppo di luminari di San Pietroburgo, tra cui il direttore del Museo dell’Hermitage, si è scagliato contro quella che potrebbe diventare una minaccia per la città. Yury Sdobnov, vice-presidente dell’Unione Russa Architetti, ha tacciato il progetto vincitore di essere “blasfemo”; da alcuni critici è stato anche denominato “La Torre di Babilonia” e c’è chi sostiene che l’edificio deturperà il paesaggio urbano.
La Gazprom City, infatti, dovrebbe sorgere proprio di fronte alla famosa Smonly Cathedral e se fosse costruita sarebbe alta due volte e mezzo più della Fortezza di San Pietro e San Paolo e tre volte di più della Smonly Cathedral e della St. Isaac’s Cathedral.
I critici vedono, insomma, in quest’azione un tentativo di controllo sulla città.
I sostenitori del progetto vincitore raffrontano la reazione con quella avuta a Parigi in occasione della costruzione della Tour Eiffel. Anche Tony Kettle, direttore dello studio RMJM, in un’intervista al Financial Times, ha paragonato questo intervento a quello di Parigi, affermando che se si considera la capitale francese, il cui patrimonio storico urbano è ricco quanto quello russo, vi sono edifici alti anche più dei 324 m della Tour Eiffel.
I vertici Gazprom sostengono che questo edificio, nuovo simbolo economico della città, sarà il nuovo “leader” fra gli altri monumenti famosi di San Pietroburgo. “Non si tratta di un capriccio per Gazprom. La città dovrebbe essere contenta che la prima compagnia russa apra la sua sede qui”.
La decisione effettiva, comunque, circa le sorti di questo osteggiato progetto sarà presa a maggio quando lo studio RMJM presenterà la versione definitiva.
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