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20/12/2006 – Il Comune di Taglio di Po, in provincia di Rovigo, ha inaugurato il 9 dicembre scorso la Sala Europa, il nuovo teatro firmato dallo studio Amati di Roma. Si tratta della ristrutturazione dell’ ex “Cinema Italia”, uno stabile in disuso da diversi anni, facente parte di un complesso di proprietà di una istituzione religiosa, successivamente ceduta in comodato all’Amministrazione Comunale.
Obiettivo dell’intervento la realizzazione nella città di Taglio di Po di una struttura, unica per dimensioni e capacità, in grado di ospitare spettacoli di varia natura ma anche mostre e convegni, alternando l’uso civico del teatro all’uso privato.
“L’apertura della Sala Europa – commenta l’architetto Francesco Abbati - si può inquadrare in una realtà che molti altri teatri italiani stiano vivendo. La volontà di far rinascere, rifunzionalizzando, gli storici “stabili” trasformati in sale cinematografiche negli anni ‘50 e ’60 è una tendenza che va consolidandosi in questi anni, soprattutto all’interno delle pubbliche Amministrazioni prevalentemente in città di medie dimensioni (50-100.000 abitanti), ma anche nelle grandi città. Nel secondo dopoguerra le trasformazioni dei teatri in sale cinematografiche fu la naturale conseguenza dell’enorme successo del cinema italiano e straniero che ha richiamato il pubblico verso nuove modalità di approccio al divertimento. Le modifiche prodotte all’immenso patrimonio storico e architettonico è stato in molti casi irreversibile perché ha compromesso le tracce degli storici “stabili”. Da queste premesse nascono per i progettisti nuove occasioni professionali e nuove opportunità di sviluppo del rapporto con la committenza. La direzione è quella del global service per l’architettura che Lo Studio Amati Srl di Roma ha individuato come uno dei principali core-business”.
Il progetto
L’ingresso principale al teatro è stato mantenuto sulla via Dante Alighieri, consentendo anche di usufruire dell’ampia area pedonale frontistante come spazio di raccolta e di sosta prima e dopo gli spettacoli. Spazio incluso in un piano di recupero urbano di tutta la piazza ad opera dell’Amministrazione Comunale.
Dall’esterno si accede direttamente al Foyer, ricavato dalla chiusura del portico esterno, in cui sono presenti la cassa-biglietteria ed il guardaroba.
Dal foyer si accede alla platea ed al corpo laterale di servizio il quale nella nuova organizzazione contiene in sequenza: la scala per il primo piano, i servizi igienici per il pubblico, i camerini comprensivi di servizi ed un locale tecnico. Questo locale è adibito a locale pompe con vasca di accumulo per poter consentire le riserve idriche necessarie per affrontare un’eventuale situazione di emergenza in caso di incendio.
Si tratta del corpo che ha subito maggiori trasformazioni a causa della esiguità di spazi tecnici a disposizione nella vecchia situazione, e all’esigenza di dotare la struttura di spazi di servizio non localizzabili altrove.
Tale corpo di fabbrica, che tra l’altro si trovava in pessimo stato di conservazione, è stato infatti completamente demolito per ricostruirne uno nuovo di pari sviluppo planimetrico con una copertura piana.
Tale spazio scoperto ospita al primo piano tutti gli apparati per il riscaldamento-condizionamento della sala, insieme alla centrale termica dell’edificio adiacente che è stata spostata dal piano terra. Costituisce inoltre un luogo sicuro dalla seconda via di fuga dalla galleria in caso di incendio.
Il primo piano ospita, oltre alla galleria, l’ufficio del gestore comprensivo di servizio ed un locale tecnico per gli apparati elettrici della sala.
La volontà progettuale di sottolineare la rinnovata funzionalità della sala di spettacolo ha concepito una immagine completamente nuova dei due prospetti esterni, quello principale prospiciente via Dante Alighieri e quello laterale su via Gabriele d’Annunzio.
L’edificio assume volutamente una caratterizzazione forte attraverso una connotazione estremamente moderna.
I prospetti esterni, dallo scarso valore architettonico e storico, sono stati interamente rivestiti mediante la realizzazione di un rivestimento leggero in pannelli di lamiera forata. Nella parte bassa è stata immaginata una zoccolatura dal disegno irregolare, realizzata con pietra da spacco.
L’ingresso principale è stato comunque evidenziato da un’insegna luminosa realizzata in scatolari metallici provvisti di illuminazione fluorescente interna e alla presenza di una struttura leggera in acciaio, alla quale sono sospesi i corpi illuminanti.
Le sistemazioni esterne sono consistite nel rifacimento della zona immediatamente antistante il fronte principale, mediante una scalinata di accesso rifinita con lastre di pietra locale e aiuole per l’inserimento di piante ornamentali. Le aiuole sono delimitate da cigli in cls.
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