Christo Vladimirov Javacheff (1935–2020), nato in Bulgaria, e sua moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon (1935–2009), di origine francese, sono stati senza dubbio una delle coppie di artisti più straordinarie del XX secolo.
Hanno realizzato imponenti progetti temporanei in luoghi pubblici di grande rilievo – come l’Arc de Triomphe a Parigi, il Reichstag a Berlino o il Lago d’Iseo in Italia – ampliando profondamente il concetto di arte e il suo impatto sul pubblico.
Per celebrare il 90° compleanno di Christo e Jeanne-Claude – entrambi nati il 13 giugno 1935 – il Museum Würthpresenta una selezione rappresentativa dei loro 60 anni di attività creativa.Christo iniziò a trasformare gli oggetti a Parigi nel 1958, confezionando lattine e bottiglie, realizzando le sue prime installazioni con barili e conferendo un nuovo carisma a oggetti di uso quotidiano – dai passeggini alle pile di riviste, da una bicicletta a una motocicletta – trasformandoli in opere scultoree.
La mostra al Museum Würth ripercorre l’intera parabola artistica, dai primi esperimenti fino all’ultimo progetto realizzato, L’Arc de Triomphe, Wrapped. La rassegna si basa sulle opere della Würth Collection che, grazie anche al rapporto personale tra il collezionista Reinhold Würth e la coppia di artisti, oggi custodisce una delle più grandi collezioni al mondo di lavori di Christo e Jeanne-Claude, con circa 130 opere originali che coprono sei decenni di carriera.