Milano è da sempre una città in continua evoluzione, che è riuscita a trasformare il proprio sistema produttivo assecondando le nuove tendenze, che di volta in volta si sono affacciate nel corso degli anni e che hanno coinvolto lo sviluppo urbanistico della città.
In molte aree del territorio milanese, tra cui Zona Tortona, è possibile ancora oggi riscontrare tracce delle epoche passate e dei cambiamenti avvenuti: in particolare nell'area che si estende intorno alle vie Tortona e Savona, restano chiare impronte sia del più lontano passato agricolo che del seguente processo di industrializzazione che qui ha trovato, per un certo periodo della sua storia, la sede adatta per l'insediamento di grandi gruppi industriali. Fino alla seconda metà dell'800, Zona Tortona era divisa in lotti agricoli, percorsa da canali di irrigazione e dai sentieri di passaggio dei contadini.
Col passare del tempo al posto dei campi è cresciuto un sistema urbano che non ha compromesso la morfologia del territorio: sono state costruite industrie, edifici residenziali, strutture pubbliche, spazi per il commercio, strade e tracciati ferroviari. L'area si è sviluppata intorno ai due percorsi agrari che sono rimasti i due tracciati principali: Via Savona e Via Tortona.
Lo sviluppo urbano della zona è da attribuire all’insediamento di importanti stabilimenti industriali: Ansaldo, Riva Calzoni, Bisleri, Richard Ginori, Osram, Loro Parisini, General Electric, Nestlé. Accanto alle fabbriche sono cresciute diverse attività artigianali e sono state costruite le case di ringhiera destinate ad ospitare i lavoratori della zona.
Zona Tortona fin dall’inizio è stata caratterizzata da una contaminazione tra casa e fabbrica: ancora oggi sono presenti elementi industriali nelle residenze come ponti metallici, ciminiere e cisterne; e alcuni blocchi industriali sono stati riconvertiti e adibiti a terziario e residenziale.
Il cambiamento del sistema produttivo, alla fine degli anni '70, le crisi energetiche, la chiusura delle fabbriche, hanno cambiato ancora una volta il volto della zona che si è presentata con ampie aree dismesse, edifici di grandi dimensioni, spazi e cortili abbandonati.
Ancora una volta, però, Milano ha assecondato e favorito il cambiamento mostrando la sua ingegnosità, creatività, nel desiderio di percorrere strade nuove: quelle aree dismesse, quegli edifici costruiti per il lavoro con materiali semplici come ferro e mattoni dotati di grandi finestre e lucernari sono stati la base per una nuova avventura: la riconversione di tutta l'area in "zona creativa".
L'inizio è stato segnato dal progetto, di Flavio Lucchini e Fabrizio Ferri: la creazione di spazi per la fotografia di moda. Superstudio è nato nel 1983 nelle rimesse delle locomotive della stazione di Porta Genova e in una fabbrica di biciclette.
Negli anni successivi Zona Tortona è diventata la sede di vari studi fotografici (Orsi ha aperto il suo studio fotografico in via Tortona, nel 1985), di laboratori di sartoria (nel 1988 Brancato ha stabilito la sua sartoria teatrale nella Bisleri) e di restauro (Formica ha aperto un laboratorio di restauro sempre nella Bisleri), di atelier.
Nel 1990 il Comune di Milano ha acquisito l'Ansaldo, riqualificandolo attraverso la creazione dei laboratori di scenografia del Teatro della Scala e di un palcoscenico di prove. Prossimamente, nel complesso, troverà sede anche il Museo delle Culture della Città con un progetto dell’architetto inglese David Chipperfield.
Nella seconda metà degli anni '90 Alessandro Cajrati Crivelli propone il modello del "mix culturale", ospitando, nelle fabbriche dismesse, attività legate al design, all'arte, alla comunicazione e alla moda, creando nell'ex-Schlumberger, fabbrica belga di strumenti di precisione, una sorta di villaggio con studi di artisti e pubblicitari.
Nell'ex-complesso Nestlè, poi, nella parte del Palazzo delle Poste ristrutturato da Tadao Ando, dal 2001 ha sede Armani e, dal 2004, anche la società Deloitte.
Sempre nell'ex-complesso Nestlè, sulla via Bergognone, Armani sta ora perseguendo un ulteriore progetto: la creazione di un Museo della Moda. In via Tortona, a 200 metri l'una dall'altra, nel complesso ex-General Electric le due sedi del Superstudio: Superstudio13, nella stretta di via Forcella 13, e , dopo la piazza Bergognone, il SuperstudioPiù.
Poco più in là, tra via Savona, via Solari e via Stendhal, il grande complesso industriale delle ex-acciaierie Riva Calzoni ospita la Fondazione Arnaldo Pomodoro, Zegna, Allegri, Diesel, Tod's, Stefano Giovannoni e Dedon.
In via Bugatti, 7, nell'ex fabbrica chimica Barattini & C. Spa (che produceva impianti e prodotti galvanici dal 1923), dismessa negli anni '80, è nata la Galvanotecnica Bugatti: palcoscenico per mostre, allestimenti di design, esposizioni, affiancato dal Bar Bugatti, isola di tranquillità. La proprietaria Brunella Barattini ha voluto mantenere le caratteristiche originarie degli spazi attuando un accurato un progetto di recupero ad opera dell'architetto Luigi Caccia Dominioni.
Nella Milano di oggi, Zona Tortona si presenta sulla scena internazionale, come la zona creativa per eccellenza :il quadrilatero (tra le vie Solari, Stendhal, Tortona, Bergognone e le viuzze interne, Savona, Voghera, Bugatti, Forcella, Novi) attira l’attenzione di designer, creativi, artisti e stilisti, (con le loro attività innovative, culturali, di comunicazione e di immagine) che qui hanno la sede delle loro attività o vi operano a stretto contatto con realtà produttive tradizionali ancora presenti in zona : da una popolazione estremamente eterogenea nascono dialettici scambi di vedute.
Il quartiere si trasforma completamente durante alcuni periodi dell'anno, quando creativi di tutto il mondo, del campo della moda e del design arrivano a Milano e si riversano nelle sue vie: nelle settimane della moda, con le sfilate delle collezioni Uomo (gennaio, giugno), delle collezioni Donna (febbraio, settembre - periodi in cui si svolgono anche le fiere della moda d'avanguardia White e Pitti, e durante il Salone del Mobile con il Fuori Salone Zona Tortona Design (aprile) la zona Tortona diventa ancora più animata, eclettica, internazionale. In questi periodi di sfilate, esposizioni, eventi e showroom un percorso segnaletico indica i punti del quartiere di maggior interesse per gli operatori, spesso raggiungibili con le navette gratuite.
L'attrattiva di Zona Tortona ha fatto sì che anche i privati e la pubblica amministrazione iniziassero a vedere molte opportunità nel quartiere: è in progetto tra l'altro l'eliminazione del tratto di linea ferroviaria Vigevano-Mortara fino alla circonvallazione e il raddoppio dei binari nel tratto successivo. L'area che rimarrà libera, davanti al Naviglio, sarà destinata a verde pubblico. |
ZONA TORTONA MILANO, dal 17/04/2012 al 22/04/2012
Rss feed