Creativo poliedrico, Bruno Vaerini (Bergamo, 1947) inizia la sua carriera come scultore realizzando mostre in tutta Europa. Nei primi anni ’80 approda all’architettura, attività a cui si dedica insieme all’insegnamento presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
 

I suoi lavori - definiti “fra le cose più alte prodotte in Italia” (G. Bosoni, “La cultura dell’abitare”, 2002) - sono caratterizzati dalla vocazione a una spazialità pura dagli esiti estremamente poetici, fondata sulla tattilità dei materiali e sulla magia della luce.

 

Nel 2008 Vaerini apre la sua ricerca anche al design, settore in cui sintetizza la sua creatività di artista e la sua sensibilità di progettista. Nel dicembre 2008 fonda a Bergamo l’Atelier Vaerini, centro di ricerca d’avanguardia per il design, specializzato nella produzione di oggetti unici, dove sperimenta innovativi percorsi progettuali in libertà, senza i vincoli imposti dalle grosse produzioni seriali, selezionando per la realizzazione l’eccellenza delle maestranze locali.

 

Da sempre sostenitore del bello nel quotidiano, l’iniziativa si incentra su uno dei più comuni complementi d’arredo, il tavolo, in quanto simbolo del convivio, del ritrovo fra le persone.
 

E’ una dialettica fra funzionalità, estetica e tecnologia la sua, che tesse molteplici variazioni sul tema del tavolo e che passa attraverso la manipolazione di materiali differenti (dall’acciaio al marmo, dal legno al cristallo) e molteplici suggestioni (da Piero della Francesca al gioco shangai).

 

In particolare, nei tavoli predomina l’uso del piano trasparente in cristallo che oltre ad esaltare le sfumature dei marmi o la brillantezza dei metalli, permette di osservare il disegno particolare che modella le basi, disegno che ora si “schiude” disegnando i petali di un fiore (tavolo Petalo), ora si avvolge nelle ali di due farfalle (Rosso Alicante), ora si spezza in aste cadute quasi per caso (Shangai), ora esplode in una tessitura continua che modella interamente il tavolo in metallo annullando ogni differenza fra base e top (Filo).

 

Fra le opere in mostra, il tavolo Rosso Alicante ha la base composta da un tipo di marmo piuttosto trascurato oggi, ma molto diffuso nel Rinascimento per rivestire le chiese, come testimonia, fra l’altro, lo sfondo della celebre “Pala di Brera” di Piero della Francesca a cui Vaerini si è direttamente ispirato. Una ricerca sulle qualità espressive di un materiale di pregio che Vaerini riprende e declina in modo monumentale: più che un’opera di design, il tavolo sembra una scultura con le spesse lastre di marmo incurvate secondo un disegno fortemente organico.

 

Ma Vaerini ha indagato anche le potenzialità dell’acciaio, come nel tavolo Filo, composto da sottili aste metalliche intrecciate come in un prezioso ricamo evocando la magia delle trasparenze e dei giochi chiaroscurali. Uno stile moderno per leggerezza, eleganza, funzionalità e tecnologia avanzata, basata sulla sperimentazione del tondino metallico.

 

Anche il tavolo Petalo nasce dalla ricerca sulle possibilità tecniche ed estetiche offerte dall'uso del tondino metallico, con l’esito, questa volta, di piegare le aste della base secondo un profilo organico che ricorda i petali di un fiore stilizzato, su cui si “schiude”, come una corolla, il piano circolare in cristallo.

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Nel tavolo Shangai, composto da barre metalliche tornite di uguale dimensione, Vaerini si è invece divertito a ricreare un disegno simile, in pianta, a quello delle bacchette combinate a caso del famoso gioco cinese.

 

La ricerca di Vaerini ha toccato anche la tipologia del tavolo pieghevole, come in Pivot (disegnato insieme a Daniele Rossi). Partendo da un tavolo quadrato di soli 80 cm di lato è possibile ottenere, grazie a un particolare meccanismo, altre tre lunghezze differenti (160 cm, 240 cm, 320 cm). Come dire: 4 tavoli in 1, adatto per qualsiasi tipo di spazio. Un’attenzione alla flessibilità d’uso e alla funzionalità che sono alla base del design più responsabile.

 

 

 

*Tavolo Filo - design Bruno Vaerini, 2009

Tavolo circolare in metaIlo, diametro 150 cm

 

*Tavolo Petalo - design Bruno Vaerini, 2009

Base in metaIlo, piano circolare in cristallo (diametro 140 cm oppure 180 cm)

 

*Tavolo Shangai - design Bruno Vaerini, 2009

Base in metaIlo verniciato bianco, piano circolare in cristallo (diametro 180 cm)

 

*Tavolo Rosso Alicante - design Bruno Vaerini, 2009

Base in marmo rosso alicante, piano ovale in cristallo (210 x 120 cm oppure 240x160cm)

 

*Tavolo Pivot - design Bruno Vaerini e Daniele Rossi, 2009

Tavolo pieghevole in legno o in metallo, composto da 4 moduli quadrati di 80x80 cm ciascuno, incernierati e impacchettabili.

Dimensioni: chiuso 80x80 cm. Un particolare meccanismo consente di realizzare agevolmente altre tre diverse lunghezze: 80x160 cm, 80x240 cm, 80x320 cm

 

dal martedì al sabato