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10/11/2016 - Ha aperto ieri i battenti la mostra-installazione 'Alvaro Siza, Sacro' al MAXXI, a cura di Achille Bonito Oliva e Margherita Guccione, che racconta il rapporto fra il maestro portoghese e il tema della sacralità: attraverso un percorso sinuoso fatto di superfici inclinate, spazi ampi alternati ad altri ristretti in dialogo e contrapposizione con quelli del MAXXI, in cui sono esposti disegni, progetti e oggetti religiosi.
Oggetti che Siza ha disegnato per il Santo Padre come l’uovo d’argento per Benedetto XVI e i paramenti sacri per Papa Francesco si alternano a venti disegni figurativi e a dieci progetti di architettura italiani e esteri.
Particolare attenzione è stata rivolta al progetto per la Stazione Municipio della Metropolitana di Napoli che comunica la sacralità espressa dall’architettura del sottosuolo, dalle rovine archeologiche alla stratificazione delle epoche storiche nel cuore della città, che per l’architetto rappresentano una immagine di culto da celebrare.
Di questo progetto vengono esposti il modello e i disegni, oltre che fotografie d’autore della realizzazione.
E sulle pareti, progettate dallo stesso Siza, si alterna la proiezione di foto di alcuni suoi progetti realizzate da fotografi internazionali: Fernando Guerra, Nicolò Galeazzi, José M. Rodrigues, Leonardo Finotti, Luís Ferreira Alves e Mimmo Jodice. Scatti che illustrano sia gli ambienti disegnati da Siza nei quali si pratica il culto religioso, sia l'atmosfera in cui natura e paesaggio incarnano i principi della sacralità.
In occasione della mostra, di cui è responsabile scientifico Roberto Cremascoli, è stato redatto un catalogo a cura di Alessandro d’Onofrio, con testi critici, un' intervista a Siza, materiali e documenti relativi al progetto di allestimento e contenente la descrizione e le immagini dei progetti esposti.
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