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16/12/2019 - In occasione della prossima edizione di Cevisama, dal 3 al 7 febbraio a Valencia va in scena Trans-Hitos, appuntamento annuale che quest'anno indaga il tema dell’“Identità Ceramica”.
“Trans-Hitos: Identità” vuole riflettere sull’uso della ceramica come materiale di impiego globale nell’architettura a partire dal XVIII secolo, quando era applicata quella tipologia di piastrelle di derivazione naturale che oggi conosciamo come ceramica tradizionale. Il materiale ceramico è sempre servito come tratto di unione tra la cultura e la tecnologia, con un ruolo fondamentale di componente funzionale dalla forte valenza formale ed estetica e che ha condizionato sia la storia dell’arte che l’architettura e le grandi opere tanto da diventare oggi un punto di riferimento per tutto il mondo.
All’appuntamento del 2020 Trans-Hitos sarà presente con quattro spazi grazie all’organizzazione di CEVISAMA, l’appoggio di ASCER e l’allestimento a cura dell’Istituto di Tecnologia Ceramica.
In uno di questi e grazie all’impiego di tre pannelli di grande formato montati a realizzare un prisma, si possono vedere i progetti premiati nel concorso Premios Cerámica di Architettura e Interior design organizzato e promosso da ASCER (Associazione Spagnola dei Produttori di Piastrelle e Pavimenti Ceramici) insieme ai progetti dagli alunni delle cattedre Ceramiche sempre promosse da ASCER e da una retrospettiva dei progetti sviluppati nei 15 anni che la mostra Trans-Hitos e stata presente all’appuntamento al livello 2 di CEVISAMA.
Nella rassegna sono presentati anche i risultati della collaborazione con l’Università di Harvard e in un apposito spazio vengono mostrate le capacità strutturali del materiale ceramico estruso. In un’area di incontro (Meeting Point) per i visitatori di CEVISAMA, si possono vedere come le applicazioni della ceramica in un contesto urbano diventino protagoniste per la capacità del materiale di connotare l’ambiente.
Un altro spazio è dedicato al progetto vincitore del concorso indetto da CEVISAMA e rivolto a professionisti dell’Architettura. Il vincitore di quest’anno è il progetto “Pop” selezionato all’unanimità da una giuria formata da figure professionali del mondo della ceramica e dell’architettura. Si tratta dell'opera dell’architetto Belén Ilarri nella quale si analizza la possibilità di creare un effetto ambientale utilizzando come base una piastrella ceramica. Uno spazio a forma di cubo che fa risaltare e valorizza i connotati tecnici e formali della ceramica.
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