Hold the line - A flexible tool for an adaptable city - Europan 13, Italia
13/01/2016 - Il concorso Europan 13 è giunto alla sua conclusione. Dopo il “Forum delle città e delle Giurie” che si è svolto a Bratislava il 6 e 7 novembre e dopo i lavori conclusivi delle Giurie nazionali di tutta Europa, sono stati pubblicati a dicembre i progetti premiati per questa tredicesima edizione.
1305 progetti provenienti da tutto il mondo in risposta al tema “La Città Adattabile 2. Auto-organizzazione, Condivisione, Progetto (Processo)”, proposto per 49 programmi, dai promotori dei siti dei 15 paesi europei organizzatori del concorso.
Un ottimo bilancio per l’Italia sull’impegnativo tema del Waterfront di Molfetta per il quale sono state inviate 37 proposte, più del 70% dei gruppi iscritti. Alta presenza di progettisti italiani, ma anche europei. Una grande qualità nei progetti che in alcuni casi hanno cercato di tenere in considerazione le prescrizioni di programma e in altri hanno voluto offrire nuove prospettive. Del totale dei progetti premiati, l’Italia ha assegnato a progettisti stranieri il 50% dei premi.
La Giuria nazionale, composta da Sabrina Cantalini, Guillaume Chatelain, Luigi Coccia, Tommaso Dal Bosco, Hand Jorg Duvignau, Robert Holton, Paola Pierotti, con Mauro Saito Presidente, ha assegnato 2 premi in denaro (1 vincitore e 1 segnalato) e 2 menzioni speciali su un totale di 37 proposte progettuali.
Classe ’88 per il team del progetto vincitore, dal titolo “Hold the line - A flexible tool for an adaptable city”, composto da Nicola Dario Baldassarre, Pasquale Cipri, Salvatore Dentamaro, Nicoletta Faccitondo, Andrea Salvatore e Margherita Valente.
Il progetto si è distinto per la capacità di trovare un elemento caratterizzante per il waterfront che rispetta la necessità di non consumare ulteriore suolo e individua un “logo” architettonico, la cui leggerezza visiva garantisce il rispetto dell’esistente; la riattualizzazione dell’antico utilizzo del mare per la balneazione da parte dei cittadini; l’interessante soluzione proposta per i cantieri navali che risolve l’attuale situazione di mantenimento delle attività cantieristiche ma con una versatilità tale da adattarsi facilmente all’eventualità di una futura delocalizzazione di tali attività. Una perfetta rispondenza al tema della città adattabile, con l’inserimento di un “tool” (il portale modulare) che diviene elemento generatore dell’intero sistema waterfront che la cittadinanza può auto-organizzare in base agli usi, con i tratti identitari della tradizione molfettese. Questo potrà implicare un’azione di progettazione partecipata nello sviluppo delle singole aree sensibili.
Altri sei italiani sono stati premiati in questa edizione di Europan, precisamente in Portogallo. Si tratta di sei pugliesi, Alessandro Labriola, Antonietta Canta, Roberto Carlucci, Daniela Mancini, Giuditta Matarrese, Maria Piepoli, che hanno vinto l'edizione portoghese con il progetto, intitolato Limenochora, nel villaggio di pescatori Azenha do Mar.
Le azioni progettuali mirano ad innescare la crescita socio-economica del villaggio attraverso l'uso delle risorse già disponibili: pesca, agricoltura, energie rinnovabili e turismo. Tutti gli interventi, tra cui implemento del porto, microazioni su edifici esistenti, affaccio della città sul mare, riconnessione del tessuto urbano ai campi agricoli, ecc.. vengono previsti tenendo conto della tecnica e dei materiali dell'architettura tradizionale portoghese, ma soprattutto rispettano quella che è la caratteristica di maggior pregio del villaggio: il paesaggio.
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