02/05/2012 - Il Palais de Tokyo amplifica la propria vocazione di laboratorio d’arte contemporanea, completando il restauro iniziato oltre dieci anni fa, ad opera dello strudio parigino Lacaton & Vassal.
Dopo un primo intervento su una parte dell'edificio, tra il 2000 e il 2002, per l'apertura di un centro per la creazione contemporanea, gli architetti Anne Lacaton e Pierre Vassal hanno condotto tra il 2010 e il 2012 una seconda fase del restauro, permettendo la riunione adesso delle due parti, per un totale di 22000 metri quadrati di esposizione.
Lontana dalla ricerca di una forma di perfezione estetica e dall'architettura-spettacolo spesso ricercata da altri musei in giro per il mondo, Lacato &Vassal hanno saputo « riattivare » le qualità originarie di un edificio per molto tempo poco amato.
Costruito nel 1937 per l'esposizione nazionale, dal punto di vista architettonico sembra pervaso dal pathos del linguaggio propagandistico dell'epoca, comune tanto all'Italia fascista che alla Russia comunista.
L'intervento ha saputo gettare uno sguardo nuovo, privo di pregiudiuzi, sulla complessità, sulle incongrueze della sua architettura e sulle grandi pontezialità di ri-utilizzo. Restituendo i volumi del Palazzo alla loro trasparenza originaria, ha rivelato allo stesso tempo l'ampiezza e la complessità labirintica dei sui spazi.
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