Se realizzato, l'edificio verrà costruito in calcestruzzo pigmentato di rosso, una scelta cromatica che non solo richiama la tradizione materiale della regione, ma che secondo studio Bofill "evidenzia le linee strutturali con un tono audace e contrastante contro il cielo". La facciata sarà definita da una griglia geometrica con aperture quadrate regolari, in armonia con il linguaggio architettonico dello studio.
 

"Le facciate sono essenziali, progettate per integrarsi piuttosto che competere con l'architettura storica circostante", dichiarano i progettisti. Nonostante la sua semplicità formale, la torre mantiene una presenza monumentale che si sviluppa con un movimento ascensionale, culminando a 190 metri di altezza.
 

Il design della Barcelona Tower si basa su una serie di piastre di piano che ruotano progressivamente attorno a un nucleo centrale in cemento, per un totale di 45 gradi dalla base alla sommità. Questa torsione non è solo un esercizio estetico, ma risponde a precise esigenze ingegneristiche: la forma aerodinamica riduce l'impatto dei venti forti e migliora l'efficienza energetica complessiva dell'edificio.
 

Studio Bofill non è nuovo alla scena architettonica di Tirana. Lo studio sta completando un altro grattacielo ispirato ai silos industriali, un omaggio alla propria iconica sede La Fábrica a Barcellona. Inoltre, progetti in fase di sviluppo prevedono la realizzazione di un trio di torri in cemento dalla forma totemica e un grattacielo curvo ispirato alla grazia del balletto.
 

Con l'evoluzione dello skyline di Tirana, ogni nuovo intervento deve misurarsi con il contesto storico e la crescente ambizione urbanistica della città. Situata nei pressi della centrale Piazza Skanderbeg, la Barcelona Tower si propone come un gesto architettonico audace ma rispettoso, un'interpretazione contemporanea delle forme monumentali che da sempre caratterizzano l'identità della capitale albanese.
 

Il concept trae ispirazione dalla cultura locale e dal repertorio progettuale dello studio. RBTA ha studiato a fondo la tradizione grafica e fotografica albanese, individuando nella torsione e nell'assottigliamento della tipica fustanella – il tradizionale gonnellino plissettato – una suggestione affine al proprio linguaggio formale. Questa reinterpretazione si inserisce nella continuità della ricerca plastica dello studio, evocando progetti storici come La Pirámide e Casa Mont-ras, entrambi realizzati negli anni Settanta.