26/09/2016 - Si trova a Chiaverano, un piccolo paese situato sulle colline dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea, immersa in una cornice suggestiva tra il verde, i laghi e i terrazzamenti coltivati con viti e ulivi, la prima Passivhaus Plus realizzata in Italia, a firma di Zeropositivo architetti.
Raccontano Simone Gea e Christian Negro Frer, founder di Zeropositivo: "Il progetto nasce dalla cultura e dalla sensibilità dei committenti che credono fortemente all’importanza di gestire con rispetto e lungimiranza le risorse energetiche del pianeta".
I terrazzamenti coltivati con viti e ulivi sono gli elementi ispiratori del progetto architettonico: la copertura piana e la facciata principale dell’edificio, rivestita in pietra, richiamano i muri di contenimento dei terrazzamenti, mentre il pergolato addossato alla facciata, con funzione di elemento frangisole, allude ai tradizionali pergolati utilizzati per la viticoltura.
L'edificio, certificato secondo il protocollo Passivhaus, è dotato di involucro che garantisce elevate prestazioni, sia nel periodo invernale che in quello estivo. La struttura è realizzata in calcestruzzo cellulare autoclavato portante con cappotto termico, tetto piano in legno e platea di fondazione in cemento armato. I serramenti con telaio in legno e triplo vetro hanno il compito di sfruttare la radiazione solare nel periodo invernale e, grazie a sistemi fissi e mobili, la schermatura nel periodo estivo.
"Un sistema domotico molto semplice consente il continuo monitoraggio dei consumi e la gestione dei carichi elettrici principali.
Sul tetto sono istallati 6 kW di pannelli fotovoltaici per la copertura del fabbisogno elettrico complessivo del fabbricato. Grazie all’elevata efficienza degli elettrodomestici e delle luci a led l’impianto fotovoltaico produce più energia di quanta ne consuma" concludono gli architetti.
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