18/04/2012 - Il nuovo laboratorio i.lab del Gruppo Italcementi, firmato Richard Meier, è stato inaugurato lunedì a Bergamo, alla presenza dei rappresentanti del gruppo (presente in 18 paesi) e del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
L’edificio si inserisce come una “freccia” bianca, un vero landmark riconoscibile sul territorio, ad una estremità del celebre Kilometro Rosso di Jean Nouvel, ben visbile dall'autostrada. In questa grande "macchina per la ricerca industriale", che si sviluppa su uno spazio di 23mila metri quadrati, il cemento diviene elemento generatore di architetture sostenibili e di edifici intelligenti.
Il progetto di Meier si contraddistingue per un lavoro minuzioso sul dettaglio di ogni componente, con una grande attenzione alla qualità degli ampi spazi, che mettono in comunicazione persone e funzioni.
Per la realizzazione di i.lab, Richard Meier ha immaginato una struttura articolata su due piani fuori terra e tre piani interrati. i.lab ripropone e sottolinea la configurazione a “V” dell’area quasi ad accentuare - nella sua disposizione in due ali affacciate su un cortile centrale - la sua apertura verso il campo agricolo ornamentale i.land, realizzato appositamente nello spazio esterno.
La grande punta sospesa che copre e protegge l’ingresso crea un’ampia piazza esterna coperta, a doppia altezza, che prosegue naturalmente nell’atrio di accesso vetrato il quale, a sua volta, distribuisce le due ali dell’edificio.
La prima ala della “V”, parallela all’autostrada, ospita laboratori e uffici. La seconda ala accoglie al piano terra una grande sala conferenze che può contenere fino a 240 posti a sedere, mentre al livello superiore sono collocate aree di rappresentanza.
Molte le innovazioni tecniche e industriali che caratterizzano i.lab. Tra queste: il sistema di vetrate, che caratterizza la struttura e che crea un effetto di contrasto tra la solidità del cemento e la leggerezza trasparente del vetro.
In concomitanza con la Settimana Milanese del Design il nuovissimo i.lab ospita le Lectio Magistralis di Odile Decq, Daniel Libeskind, Zhang Ke e Mario Cucinella sul tema Architetture: Costruire un’eredità sostenibile.
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