24/05/2022 - In occasione della prossima Design Week, negli spazi di Superstudio Più, Materially presenta la mostra Urban Matter(s) - Materia che si riduce per una città leggera, un progetto collettivo nato a partire da interrogativi su pratiche sostenibili ed economia circolare: e se...si innovasse sottraendo? Togliessimo CO2 dall’atmosfera? Gli scarti si trasformassero in materiali? Consumassimo meno risorse fossili per vivere? In sostanza, facessimo di meglio con meno?
Attraverso Urban Matter(s), Materially approfondisce la riflessione insieme a un gruppo selezionato di realtà produttive, con l’obiettivo di offrire a progettisti e cittadini scenari materici, processi e soluzioni innovative applicate o applicabili alla dimensione quotidiana e urbana. Lo spunto - più che narrativo, ambizioso e concreto - è quello di immaginare una città leggera, in cui la qualità si misura attraverso la sottrazione di elementi negativi e l’alleggerimento di materiali e processi, per rispondere alle esigenze della contemporaneità.
Questo è il concept che guida la rinnovata presenza di Materially alla Design Week di Milano, che distilla e implementa la lunga esperienza maturata attraverso il Materials Village e le mostre dedicate alla Smart City.
Urban Matter(s) racchiude in sé da un lato la specificità e la profonda conoscenza su materiali e sostenibilità di Materially, dall’altra l’esperienza acquisita sulla città intesa come contenitore di innovazione e, infine, pone le basi per il confronto sui grandi temi del presente - la crisi climatica, la qualità dell’aria e la sovrapproduzione di scarti.
Quattro sono le aree della mostra attorno alle quali saranno aggregate storie virtuose:
Carbon Revolution - Ridurre, arginare abbattere; Breathing Quality - Proteggere, filtrare, purificare; Resourceful Waste - Limitare, ripensare, trasformare; City Skin - Mutare, rivestire, ingentilire. Tematiche, ma soprattutto azioni progettuali e produttive che indicano la strada verso un futuro più a misura d’uomo e di comunità. I temi saranno accompagnati da diversi talks si terranno negli spazi della mostra.
La mostra Urban Matter(s) intende aprire certamente una riflessione ma anche fornire qualche risposta concreta alle tematiche evidenziate, soprattutto attraverso i materiali e i processi proposti dalle aziende espositrici selezionate, ma anche attraverso una serie di approfondimenti culturali e progettuali che si realizzeranno tramite incontri e dialoghi di senso: in programma tre talk on-site e online, che vedranno la partecipazione di esperti, progettisti, aziende e amministratori impegnati nella ricerca di soluzioni relative ai matters proposti.
La coerenza del progetto con il tema della circolarità e il punto di vista della riduzione come azione virtuosa, si esprime, infine, anche nell’uso (e il post uso) di tutti gli elementi del layout della mostra, a partire dalle scelte dei materiali impiegati per l’allestimento. Tutto lo spazio dedicato all’esposizione, ad esempio, sarà delimitato da un particolare tessuto, the Breath, della startup italiana Anemotech, che incorpora una tecnologia capace di assorbire, bloccare e disgregare le molecole inquinanti presenti nell’atmosfera. Il materiale si attiva sfruttando il naturale ricircolo dell’aria, senza essere alimentato da fonti energetiche esterne di origine elettrica o fossile.
E’ previsto inoltre il riciclo e il riutilizzo della totalità degli oggetti, arredi e materiali in mostra, garantendo loro una seconda vita ed evitandone lo smaltimento in discarica. Questo si concretizzerà grazie ad accordi, noleggi, partnership con le aziende coinvolte e con soggetti attivi nella formazione creativa.
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