05/02/2018 - Il PAC Milano celebra la carriera di Vittorio Gregotti con una mostra antologica che racconta la sua ampia attività e quella del suo studio in oltre sessant’anni di progetti in Italia e all’estero.
Con 60 disegni, 40 modelli originali in scala e 700 tra riproduzioni e fotografie, la mostra guiderà il visitatore, dal 20 dicembre 2017 fino all'11 febbraio 2018, all’interno del Territorio dell’architettura disegnato da Gregotti: dalle opere degli anni ’50 fino ai progetti più recenti in Africa e Pujiang in Cina.
Dal 1953 fino ad oggi Vittorio Gregotti ha condiviso il suo studio con diverse personalità tra cui Lodovico Meneghetti e Giotto Stoppino, Pierluigi Cerri, Pierluigi Nicolin, Hiromichi Matsui, Bruno Viganò, Carlo Magnani, Augusto Cagnardi e Michele Reginaldi oltre a Partners esterni quali Manuel Salgado e Saad Benkirane, gli Associati e a una folta schiera di collaboratori.
La sua attività rappresenta una sorta di unicum nell’architettura europea, caratterizzata da un’unità metodologica e un impegno integrale in tutte le scale del progetto: dall'architettura al disegno urbano, dagli allestimenti museali al prodotto industriale, alla grafica e all' editoria.
Il titolo della mostra, tratto dal titolo di un suo omonimo libro, stabilisce un'ideale continuità con il territorio dell’architettura, inteso come superficie di incontro tra contributi provenienti da altre esperienze e discipline.
Un percorso di ricerca, ma anche una forma di resistenza contro la dissoluzione dell’architettura nella comunicazione, per riportare la figura dell’architetto nell’alveo della grande cultura europea.
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