Quattro figure femminili affiorano su maxi lastre in pietra naturale, in un omaggio al Rinascimento e al genio umano. Le opere dell'artista fiorentino alla MDW 2025
13/05/2025 - L'artista fiorentino Murran Billi interpreta la pietra naturale Antolini® con una serie di opere realizzate su maxi lastre di Onice Bianco, Onice Verde e Cristallo Rosa.
Presentate in occasione della Milano Design Week 2025 nella Stoneroom Antolini® MilanoDuomo, le opere si ispirano al Rinascimento, un omaggio dedicato alla grandiosità della natura e al genio umano.
L'arte di Murran Billi non nasce dalla semplice immaginazione, ma dall'osservazione profonda di ogni singola lastra. Per Murran, la pietra non è mai solo un materiale o un supporto: è già una storia, un soggetto nascosto che attende di essere svelato. Ogni superficie, ogni blocco, con le sue venature e forme, racchiude in sé l’opera stessa, che emerge grazie alla sua sensibilità artistica. Con un approccio che richiama la tradizione rinascimentale di cui si nutre fin dagli inizi, l'artista interpreta la materia per creare opere che dialogano con il passato e il presente, facendo emergere dalla superficie lapidea figure e dettagli che sembrano essere già presenti, dormienti, nella pietra.
Quattro volti femminili affiorano così dalle ipnotiche sfumature liquide dell’Onice Bianco “Extra” e dell’Onice Verde Persiano “Light” e dal dinamismo delle trame che si inseguono sulla pelle del Cristallo Rosa “Wow” – natural quartz parte della Exclusive Collection del brand –, in un racconto che ci arriva come un eco dal passato, che ancora risuona, potente, in un nome: i de’ Medici. O meglio, quattro donne che rappresentano un perfetto connubio di bellezza, forza e intelligenza: non solo muse ispiratrici, ma vere protagoniste attive della politica e della cultura, capaci di influenzare il destino di Firenze e dell'Italia intera.
“Le donne de’ Medici – spiega Murran Billi –, hanno saputo proteggere il senso di famiglia, fino ad elevarlo a punto di riferimento per la storia dell'arte e della politica.” Da Lucrezia Tornabuoni (1427–1482), madre di Lorenzo il Magnifico e figura influente nella politica fiorentina, oltre che grande mecenate delle arti, a Clarice Orsini (c. 1453–1487), che ne sposò il figlio, giocando così un ruolo chiave nell'educazione della futura generazione medicea, incluso il futuro Papa Leone X. Da Lucrezia di Lorenzo de' Medici (1470–1553), primogenita di Lorenzo il Magnifico e attivamente coinvolta nella politica e nella gestione della famiglia, a Clarice de' Medici (1489–1528), nipote di Lorenzo ma soprattutto colei che accolse e allevò la figlia del fratello alla sua prematura morte, quella piccola Caterina destinata ad entrare nella storia, futura regina di Francia che portò con sé oltralpe anche il Rinascimento italiano.
Quella stessa Caterina de' Medici che segna l'inizio del percorso artistico su pietra di Murran. Esposta nel palazzo storico che un tempo appartenne a Cosimo de' Medici, fu proprio a lei che l’artista dedicò sua prima opera su questo materiale, un’epifania che diede inizio al suo nuovo percorso artistico, un viaggio che lo vedrà protagonista nel diffondere, in tutto il mondo, lo splendore del Rinascimento in una chiave moderna.
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