04/09/2023 - Armonia tra architettura e territorio e tra persone e natura: questo il concept del progetto di ampliamento di Segreen Business Park per nuovi spazi lavorativi, a firma di studio elementare.
“La necessità prioritaria è stata sviluppare un organismo inserito tra due complessi, ovvero la vecchia sede della Microsoft, ormai in disuso, e il comparto Multi-tenant già esistente, denominato Segreen, così da coadiuvare la realizzazione di un unico Business Park” - spiega Paolo Pasquini, fondatore di studio elementare.
Una nuova architettura inserita in un contesto preesistente che ne diventa la quinta conclusiva dell’intero comparto, da una parte creando uno sfondo di volumi alternati, dall’altra, attraverso disegno del landscape e dei nuovi servizi dislocati lungo il percorso centrale, fungendo da elemento di connessione tra i due comparti.
Il progetto di studio elementare ha previsto la demolizione della gran parte della ex sede Microsoft e la conseguente ricostruzione di essa, con una volumetria maggiore articolata in ampie superfici di verde filtrante e pensile, secondo gli standard LEED WEEL a garanzia di benessere ambientale.
Le nuove funzioni sono state pensate come una sequenza successiva di volumi simili per forma e materiali ma disposti tra di loro secondo una logica che definisce idealmente una nuova proporzione agli spazi aperti, ridotta, tipica della città pedonale.
Il nuovo edificio, di cui sono state mantenute le strutture di una sola parte e completamente ridisegnato e rivestito, segue seppure ad una scala diversa la stessa logica dei padiglioni descritti sopra. Il grande edificio pensato come un grande terminale scenico del percorso pedonale è scomposto in più volumi simili tra loro ma diversi per altezza, passo del rivestimento, colore e giacitura.
Seppure composto da più fabbricati, l'immobile è un unicum e la massa volumetrica è importante: volumi semplici, ma con lievi dislivelli e variazioni di colore e tessitura delle pannellature e con al centro un volume più basso, caratterizzato sulla facciata da una cornice pensile a motivo triangolare.
Sul tetto dei due edifici più alti vi sono tutti gli impianti e su quello degli altri edifici sono presenti veri e propri giardini pensili accessibili dagli spazi adibiti ad ufficio.
Il trattamento green delle coperture contribuisce, con i giochi di luce in altezza, a una composizione più armoniosa dei volumi.
“Il progetto è un nuovo organismo capace di adattarsi all’intorno, alle stagioni e alle ore del giorno. Un’ architettura in costante rapporto con la natura è stato il punto di partenza anche per la scelta dei materiali da utilizzare” aggiunge Pasquini.
Come la finitura utilizzata in facciata (l’Alucobond, Spectra) che grazie ai pigmenti colorati, crea particolari giochi cromatici che variano a seconda dell’angolo di osservazione e della luce naturale: una pelle cangiante che conferisce all’edificio la capacità di mutare a seconda dei colori e della luce delle stagioni.
Un progetto per uffici “anomalo”, dove si è costantemente immersi e circondati da alberi e arbusti, sia al piano terra lungo lo spazio pubblico centrale, sia ai piani alti sulle terrazze caratterizzate dal verde pensile.
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