05/10/2015 – Si è conclusa la seconda edizione del Premio Bar/Ristoranti/Hotel d’Autore 2015, il Premio Internazionale di Architettura e Design organizzato da In/Arch con Archilovers, In/Arch Lombardia, la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, il Gambero Rosso, Artribune con Fiera Milano ed il patrocinio di ADI – Associazione per il disegno Industriale.
Anche per questa edizione l'obiettivo è stato quello di continuare sulla strada del riconoscimento di gestori e progettisti che hanno realizzato le opere più interessanti e innovative per l’inserimento paesaggistico, l’architettura e l’arredo. L'intento quindi è stato quello di valorizzare sia le nuove opere che le ristrutturazioni di qualità per incentivare l’attenzione e gli investimenti dei privati.
Tre le novità della seconda edizione: il carattere internazionale delle opere di progettisti italiani, l'estensione del premio alle strutture turistico-ricettive (Hotel, B&B, residence, agriturismi, ostelli) e, infine, l'introduzione di una nuova categoria dedicata al design.
Dopo attenta analisi, su 140 progetti candidati, visionabili su Archilovers, il Premio ad un’Opera realizzata è stato assegnato a:
Hotel in Sofia (Bulgaria) di Lazzarini Pickering Architetti
Committente: Sense Hotel
La Commissione all’unanimità ha apprezzato il controllo progettuale e la coerenza dell’approccio progettuale alle differenti scale della progettazione. Dalla scala urbana e del confronto con i contesti, a quella del controllo spaziale interno, a quella degli arredi e delle finiture, il progetto è stato apprezzato per la sobrietà e la raffinatezza minimalista complessiva, del dettaglio architettonico e delle tecnologie adottate.
Hotel Weisses Kreuz und Ansitz Löwenwirt a Burgusio (BZ) di Architekten Marx/Ladurner
Committente: Gasthof Weisses Kreuz OHG des Theiner Thomas & Co
Il progetto dell’hotel Weisses Kreuz è in grado di coniugare gli elementi evidenti di una tradizione costruttiva locale, con le forme e la spazialità dell’architettura moderna. Il risultato finale è un progetto che appare sospeso tra classicità e modernità; sempre in grado di assicurare un non banale inserimento nel contesto storico e paesaggistico; in grado, infine, di confrontarsi con gli elementi, a volte invadenti, di una preesistenza edilizia.
Relais San Lorenzo a Bergamo di Natalini Architetti
Committente: HCB s.r.l
Il progetto affronta e risolve efficacemente il rapporto con un contesto storico-archeologico che risulta sorprendentemente patrimonizzato nella spazialità interna senza scadere mai nella scontata musealizzazione. Di grande sobrietà l’articolazione e la matericità esterna, in grado di ricondurre il partito architettonico al solo rapporto delle volumetrie.
Terrazza Triennale a Milano di OBR Paolo Brescia e Tommaso Principi
Committente: Triennale di Milano
Il progetto, chiamato al confronto con l’edificio di Giovanni Muzio, lo affronta con gli strumenti specifici dell’architettura. Materiali, tecnologia e spazialità del progetto risultano tra di loro sempre coerenti, in un continuo e non mimetico confronto con l’importante monumento, nella sistematica ed apprezzabile rinuncia a qualsiasi tipo di esibizionismo.
ZEN SUSHI Restaurant a Roma di Carlo Berarducci Architecture
Committente: Zen Sushi Srl
La commissione ha apprezzato la capacità del progetto di interni di proporsi come un vero e proprio allestimento in grado di rimandare e di reinterpretare, con pochi sicuri elementi, la tradizione giapponese e quella scintoista in modo specifico. Semplici ed efficaci, in questo senso, sia l’utilizzazione delle cromie tradizionali, sia l’utilizzazione delle tecniche della reiterazione e della sequenzialità elementare.
La Giuria ha, inoltre, deciso di attribuire la Menzioni a:
1880 ATYPICAL ROOMS a Roma di Salvi&Associati
Committente: CV Hotels s.r.l.
Una piccola struttura ricettiva nel cuore del centro storico di Roma concepita come uno spazio dell’ospitalità 'quasi domestico'. Pregevole l'intervento che svela le preesistenze storiche “mostrandole quali elementi primari che compongono lo spazio” e che utilizza gli elementi tipici della tradizione romana come i mattoni in argilla per accostarli armoniosamente al design contemporaneo degli ambienti.
Casa Riga con agriturismo a Comano (TN) di Stefania Saracino e Franco Tagliabue Architetti
Committente: Riga Società Agricola Semplice
Una proposta di ricettivo molto in linea con le tendenze attuali in fatto di architettura sostenibile, ma allo stesso tempo peculiare per la scelta dei materiali. Un edificio completamente celato nei declivi della collina dove l'utilizzo del legno risulta particolarmente coerente con una ricerca di rapporto con la natura, l'agricoltura, il paesaggio e il turismo green inteso come attore attivo di una sostenibilità diffusa.
Enoteca Pinchiorri a Firenze di P&M palterer medardi architecture
Committente: Enoteca Pinchiorri
Non era facile dare una razionalità architettonica, distributiva e visiva ad uno dei ristoranti più mitici e più strutturalmente stratificati al mondo. Da qualche anno l'Enoteca Pinchiorri ha invece una sua identità visiva chiara, coerente, impeccabile, perfettamente al servizio dei clienti e del personale di sala di una delle tavole più ambite e riconosciute del pianeta.
Fortini Lab ad Albano Laziale (RM) di MA.PO.
Committente: Ottima annata sas
Potresti essere a Londra o a Parigi e invece Fortini nasce in una piccola casa-torre dei Castelli Romani, nel centro storico della cittadina di Albano. Il coraggio di mettere in campo una gran quantità di materiali ha ripagato i progettisti con un risultato fascinoso e dotato di un sicuro carisma. Legno, ferro, vetro, terracotta e metallo tenuti insieme con maestria propongono uno spazio di ristorazione caldo, intimo e allineato con le migliori proposte internazionali.
Ristorante Mamma Mia a Roma di Labics
Committente: Blu Box s.r.l.
Dialoga tra interno ed esterno, tra naturalità e artificialità questo progetto di uno studio che già in passato, oltre alle grandi dimensioni di edifici iconici come il Mast di Bologna o la Città del Sole di Roma, si è cimentato con formati di ristorazione. Lo spazio esterno, per certi versi orientaleggiante, costituisce il prolungamento di un edificio novecentesco con volumi e linee incrociate non consueti nella città di Roma.
Il Premio per il Design viene assegnato a:
Alla Lettera a Torino di yet|matilde
Premio per aver ideato un percorso progettuale, che va dal progetto d’immagine, con un omaggio al mondo tipografico (attraverso l’utilizzo della lettera “O” a rappresentare il prodotto principale dell’attività, la pizza), la realizzazione di elementi ex-novo o il riutilizzo di elementi preesistenti, fino all’attenta ricerca funzionale per la progettazione delle attrezzature necessarie al corretto svolgimento delle attività all'interno del locale.
Cucina nel baule a Civezza (IM) di Marco Poncellini
Premio per avere reso flessibili ambienti living, situati in spazi storici recuperati per una ospitalità alberghiera, così detta diffusa, attraverso l’uso di un elemento semplice come un parallelepipedo, sintesi di più funzioni, il cucinare ed il sedersi a tavola, grazie al semplice scorrimento del piano che ne consente il doppio uso.
Sliding beds di Mimesi 62 Architetti Associati
Premio per aver creato un prodotto facile da usare con il quale dare risposta alle mutevoli esigenze della ricettività alberghiera. Perfettamente risolto il concetto della trasformabilità.
La Cerimonia di Premiazione avrà luogo alle ore 11.00 di sabato 24 ottobre 2015 nell’area EXIHS di HOST (Pad. 10, in Fiera Milano) durante la quale si assegnerà, per ogni opera premiata, il riconoscimento ai due soggetti che hanno contribuito alla realizzazione: committente e progettista.
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