Dimensione testo  |
|
07/08/2025 - Nel cuore della foresta della Val di Rabbi, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, è nato Fruscìo, un percorso sonoro ideato da Roberta Di Filippo e Roberto Salvischiani, in arte studio raro.
Il progetto è costituito da sette installazioni che combinano armoniosamente suoni artificiali e naturali per creare un'esperienza immersiva unica nel suo genere. La delicatezza sonora, elemento distintivo del percorso, valorizza il fruscio naturale delle foglie e della vegetazione, donando un senso di equilibrio e armonia al visitatore.
Sette installazioni sonore per un dialogo tra natura e architettura
Ogni installazione di Fruscìo è progettata con un linguaggio architettonico delicato e materiali naturali, studiata per integrarsi armoniosamente nel contesto paesaggistico.
Da "Batti Mi", costituita da grandi tronchi verticali scavati che vibrano producendo suoni, fino a "Carillarici", cinque elementi sfaccettati contenenti carillon azionati manualmente, il progetto offre momenti suggestivi di sosta e riflessione. "Trattiamoci bene" propone elementi in legno rivestiti di scandole, ideali per custodire libri e oggetti, invitando alla condivisione e alla cura reciproca.
Simboli e omaggi sonori tra arte e contemplazione
"L'irraggiungibile" rappresenta un omaggio al grande Maestro Arturo Benedetti Michelangeli: un pianoforte a coda nero sospeso tra i rami, inaccessibile e suggestivo, invita il pubblico all’ascolto attento della sinfonia naturale circostante. Poco distante, l’installazione "Cielo-Cielo" propone un anfiteatro con un palco circolare dal rivestimento specchiante, che riflette poeticamente il paesaggio come uno specchio d’acqua. Infine, due grandi "Stazioni di ascolto panoramico", enormi orecchie posizionate strategicamente sugli speroni rocciosi, offrono un ascolto più intenso e dettagliato del paesaggio sonoro della valle e del bosco.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|