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Ph. © Bre Furlong
17/06/2025 - Dal 20 giugno, il cortile dello storico edificio disegnato da Frank Furness nel cuore di Philadelphia si trasforma in Frankie’s Summer Club: un pop-up bar stagionale che segna l’inizio di una radicale rigenerazione urbana firmata dallo studio Scout, in collaborazione con ISA – Interface Studio Architects.
Il progetto prende ispirazione da un’icona mai costruita: il visionario ampliamento della University of the Arts immaginato da Louis Kahn nel 1964, concepito come un insieme di volumi monumentali pensati per catturare la luce naturale del nord e dar forma a una nuova idea di spazio didattico urbano.
Oggi, quello stesso spirito progettuale rivive nel design contemporaneo di Frankie’s: curve fluide, strutture leggere e ambienti raccolti restituiscono al pubblico un "urban room" conviviale e poetico, capace di riattivare la memoria architettonica del luogo in chiave attuale. Un gesto progettuale che celebra la stratificazione della città e il potenziale narrativo dell’architettura non costruita.
Il progetto si inserisce all’interno di una visione più ampia: la trasformazione del campus dismesso della University of the Arts in un nuovo hub creativo, il cui primo capitolo ufficiale verrà inaugurato questo autunno.
A rendere l’esperienza ancora più immersiva: natural wine, gelato soft-serve e piatti stagionali curati dallo chef Michael Ferreri, già noto per Irwin’s al Bok Building.
«Frankie’s non è solo un bar temporaneo, è un invito a riscoprire un luogo iconico attraverso il linguaggio del design», commenta Lindsey Scannapieco, managing partner di Scout. «È un preludio a ciò che verrà».
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