163km2_©Astrid_de_la_Chapelle
20/02/2019 - La XXII Triennale di Milano “Broken Nature: Design Takes on Human Survival”, aperta dal 1° marzo al 1° settembre 2019, a cura di Paola Antonelli - Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design e Direttore del reparto di R&S del MoMA di New York– rappresenta un’occasione importante per riflettere su come il design stia evolvendo influenzando tutti gli ambiti delle nostre vite, ma anche sul contributo che puo` offrire allo sviluppo futuro della societa` contemporanea.
Broken Nature studia lo stato dei legami che uniscono l’uomo all’ambiente naturale, alcuni dei quali sono stati compromessi – se non definitivamente spezzati – nel corso della storia recente. La XXII Triennale sottolinea l’importanza dell’idea di “design ricostituente” e presenta esempi di design in grado di riparare e di ricostruire i legami della nostra specie con i complessi sistemi del mondo intorno a noi e dentro di noi.
Un’attenzione che caratterizza, da sempre l’approccio al design della Francia, che ha accettato l’invito della Triennale a prendere parte alla XXII esposizione internazionale. Il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Europa e degli Affari Esteri francesi hanno affidato la curatela del padiglione Francia a Catherine Geel, storica del design, critica, curatrice e membro del Centre de recherche en Design ENS – Paris Clay, che ha riunito 9 progetti in “De la pense´e au visible. Design As A Large Ring”. Nove proposte concrete, prospettiche e urgenti che invitano ad immaginare un nuovo modo di concepire, mettendo l’accento sull’importanza della relazione tra pensiero e progetto, nozione che appartiene ad un certo esprit francese ma anche al design come disciplina.
Designer, architetti e urbanisti sviluppano quindi altri approcci – testuali, sperimentali, antropologici, mediatici e digitali – per elaborare nuove modalità di progettazione, modificando i paradigmi della produzione. Queste pratiche si basano prima di tutto sulla raccolta di dati, sull’osservazione. Non forniscono beni per il mercato, ma spunti di riflessione per la progettazione del futuro.
Questi i nove progetti selezionati da Catherine Geel:
- Marie-Sarah Adenis (PILI), Usines cellulaires de la couleur, 2015 – in corso Bio start-up
- David Bihanic, Flood vs Drought, 2016 – 2018 Data-visualisation
- Astrid de la Chapelle, Sarah Garcin et Pauline Briand, 163 km2, 2018 Narrativa digitale
- E´mile de Visscher, Pe´trification, 2015 – 2018 Macchina, processo di produzione
- David E´non, Mineral Accretion Factory, 2011 – in corso Sperimentazione di un processo tecnico
- Juliette Gelli, Raphae¨l Pluvinage e Wiebke Drenckhan, Water Tower, 2017 Diffusione della ricerca – dispositivo di mediazione
- Samy Rio, Superproof, E´tudes de structures sur bambou, 2015 – in corso Ricerca, utilizzo e processo di produzione
- Justinien Tribillon, Isabel Seiffert, Christoph Miler, Da´maso Randulfe e Michaela Bu¨sse, Migrant Journal, 2016 – 2019
- TVK, Architecture du sol, 2015 – in corso Studi, disegni in sezione
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