26/03/2025 - Come si progetta un divano senza vederne la forma e il colore? Come si evidenziano le sue non meno fondamentali caratteristiche come la comodità, la morbidezza, presenza nello spazio? Il risultato è necessariamente un divano diverso, come diverse sono le necessità dei suoi fruitori, i cui sensi più attivi non solo sono alternativi alla vista, ma spesso potenziati.
Questo il punto di partenza di "Adrenalina incontra Museo Omero e Istituto Cavazza", il progetto realizzato da Debonademeo Studio in collaborazione con Adrenalina in occasione del Fuorisalone 2025.
Debonademeo Studio, durante la Milano Design Week 2025, all’interno di uno degli storici saloni di Palazzo Litta, location 2025 della collettiva Mosca Partners Variations, presenta un esperimento di co-creazione inedita con un team di non vedenti e ipovedenti, in collaborazione con Adrenalina, il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, per progettare un sistema di imbottiti la cui origine progettuale scaturisce dall’analisi delle diversità di percezione dell’oggetto.
Nel ruolo di direttori creativi di Adrenalina, Luca De Bona e Dario de Meo di Debonademeo Studio hanno organizzato una serie di incontri che hanno messo in contatto il brand con forme di creatività e istituzioni nelle quali scoprire affinità elettive.
Per esplorare il mondo dei non vedenti hanno incontrato le persone con questa disabilità, scegliendo di farsi guidare da due tra le istituzioni italiane più prestigiose e competenti nel settore.
Il Museo Omero, primo museo tattile italiano, che ha avuto il ruolo di guida culturale nell'approccio con l'arte, gli archetipi, il senso del bello, della misura, della proporzione.
L'istituto Cavazza ha rappresentato la parte pragmatica che mette i ciechi in relazione con la vita reale, la professione, la socialità.
Le persone coinvolte volevano qualcosa di accogliente, senza spigoli, comodo e intuitivo da capire al tatto, senza sovrastrutture o complicazioni.
Debonademeo ha osservato il loro processo di esplorazione di materiali e forme e da questo è emersa la verità di ciò che dal loro punto di vista potesse aver senso progettare.
Il risultato è “Aedo”, un divano semplice, che si scopre con il tatto, un’esperienza sensoriale pensata oltre l’estetica visiva.
Aedo è un divano accogliente, dalle forme elementari, confortevole sia al tatto che alla vista, un prodotto modulare come richiesto spesso da loro ma al contempo multifunzionale per permettere un'esperienza multisensoriale.
Le superfici morbide e sinuose evocano elementi naturali, come il vento che modella una duna o il profilo di una nuvola. Ogni modulo presenta texture diverse, offrendo una varietà di percezioni tattili. L’ergonomia segue il corpo in modo fluido, senza linee rigide, favorendo una seduta intuitiva e accogliente.
L’assenza di una simmetria imposta invita a un’interazione libera e personale.
Il rivestimento in raso giallo è stato scelto perché tessuto piacevole al tatto, le sue increspature e tensioni enfatizzano l’esperienza tattile.
Sul raso che riveste “Aedo” a Palazzo Litta saranno leggibili frasi ricamate in braille, le frasi sono quelle dei ragazzi non vedenti che hanno partecipato al progetto.
Aedo non è solo un divano, ma un viaggio sensoriale, un ponte tra immaginazione e materia.
La lunga serie di scambi, interazioni, sensazioni, percezioni e dialoghi con gruppi di non vedenti e ipovedenti si materializzerà in uno dei saloni del piano nobile di Palazzo Litta.
Il visitatore, guidato da una passerella a rilievo sul pavimento, sarà invaso da percezioni sonore che lo proietteranno in una realtà che di solito non frequenta, con regole percettive differenti da quelle a cui è abituato, legate a proporzioni, spazi e colore cui di norma porge meno attenzione.
Sì anche il colore, perché chi è privo della vista, pur non vedendo i colori, li definisce e li sente comunque attraverso l’udito, il tatto e l’olfatto, secondo sensazioni sinestetiche differenti dai vedenti.
Tutte le superfici (finestre, pavimento, pareti) del salone saranno invase da un brillante giallo fluo (il giallo è l’ultimo tra i colori che gli ipovedenti smettono di vedere) grazie a pellicole applicate sui vetri delle finestre, e al centro della sala sarà collocato “Aedo”, il divano frutto di questa particolare collaborazione creativa.
Una serie di monitor schermati da un drappeggio semitrasparente racconterà la genesi del progetto, che sarà spiegato ai visitatori anche in braille.
Questa della Milano Design week 2025 è la seconda puntata del progetto “Adrenalina incontra…” sequel de “Adrenalina incontra Casa Museo Remo Brindisi” realizzato nel 2024 dal duo composto dall’ architetto Luca De Bona e il designer Dario De Meo che riassume il proprio concetto di creazione progettuale e artistica, una costante ricerca di affinità elettive con diverse forme espressive.
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