18/04/2024 - Le Dictateur Studio, hosted by Massimo De Carlo, presenta A house is not a home, l'istallazione di Federico Pepe al Fuorisalone 2024. Lo spazio di Via Catalani 29 a Milano diventa piattaforma di esplorazione della casa come spazio di identità, appartenenza e libertà di espressione.
Si sente risuonare in Federico Pepe la volontà di imprimere agli oggetti significati simbolici e affettivi. È da qui che nasce un’estetica eclettica, corrosiva dell’idea stessa di design industriale, poichè il baricentro si sposta sull’intersezione tra arte, design e artigianalità, sul limite umano della sua riproducibilità e della sua impossibilita di standardizzazione.
L'alfabeto di segni di Federico Pepe che da pittorici si fanno scultorei ed entrano come elementi progettuali di luci, letti, sedute e oggetti, trasformano lo spazio espositivo in un’esperienza immersiva. Sara possibile ricostruire una pratica complessa in cui tutto parte dal segno tracciato sulla carta e dalla continuità di quel segno che diventa disegno e si manifesta e si materializza come struttura tubolare: quando il tubo che e alla base del design degli oggetti e nero, lo si vede nella sua forma più pura, e più dichiaratamente vicina al segno.
Il clash tra materiali contrastanti gioca un ruolo fondamentale. Le transenne, anch’esse costituite dal rigore di tubi in acciaio possono essere spezzate da un intervento in paglia di Vienna o da un intarsio, o possono perdere il loro ritmo sostituendo i tubi in acciaio con tubi al neon o con elementi torniti.
La paglia di Vienna. Lavorazione classica, manuale, opera paziente e ordinata. Trama apparentemente fragile ma per come e organizzata fortissima. Questa lavorazione si mischia e dialoga con i tubi, con le sedie, le transenne, si distorce quasi a diventare elastica per accogliere la luce.
Diventa anche sintesi grafica e si ordisce in forma di tappeto. La tornitura del legno che crea moduli e colori che diventano colonna a sostegno della luce. La gomma da cancellare: gomma che appartiene al ricordo. Il ricordo collettivo, di tutti. Il colore, il dipinto, le forme, la terracotta colorata, la scultura, la forma, il segno, il gesto, la carta, il ferro, la terra, l’ossessione. Soprattutto l’ossessione.
A house is not a home e quando l’ossessione mai fine a se stessa evolve fino a diventare riflessione sul ruolo della casa come manifestazione di radicalità identitaria.
Le Dictateur Studio inaugura l’installazione il 18 aprile dalle 18.00 alle 22.00 con un evento privato, ma il progetto A house is not a home rimarra visitabile al pubblico della Design Week Milano dal 19 al 21 aprile dalle ore 11.00 alle 22.00, in via Catalani 29 a Milano.
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