Enrico Astori con Antonia Astori e Adelaide Acerbi
19/05/2020 - Nella notte tra il 17 e il 18 maggio si è spento all'età di 83 anni Enrico Astori, il fondatore di Driade.
Produrre mobili e arredi come individuali oggetti d’autore secondo logiche proprie del collezionismo. E' così che si è sviluppata driade come fabbrica d’autore.
Architetto e imprenditore, Enrico Astori fonda Driade nel 1968 con la sorella Antonia Astori, designer e autore del volto architettonico dell’azienda, e la moglie Adelaide Acerbi, responsabile dell’immagine e della comunicazione. Driade fin da subito si afferma per la sua proposta originale e una politica industriale che pone a confronto tre specifiche problematiche del progetto: l’ideazione di un programma, la sua attuazione, la sua comunicazione.
La storia di driade dei primi anni si intreccia saldamente alla storia del design italiano, abbracciando la sicurezza professionale di Giotto Stoppino e di Rodolfo Bonetto, la rivoluzione morale di Enzo Mari, ma anche la rivoluzione artistico-comportamentale di Nanda Vigo, la perfezione classica di Massimo e Lella Vignelli, ma anche la giovinezza sfrontata di De Pas-D’Urbino-Lomazzi.
Negli anni ‘80 driade segue una svolta in senso internazionale inaugurando la collaborazione con Philippe Starck. In seguito sarebbero poi arrivati Tusquets, Clotet, Littmann, Ron Arad, Sipek, Toyo Ito, Chipperfield, Sejima, Pawson, Bellini che insieme a Mari e ad Antonia Astori hanno dato vita alla storia di driade, caleidoscopio di linguaggi che riflette la complessità delle tendenze in atto nel mondo del design.
Con un'idea dell'abitare basata sui concetti di eclettismo, influenza culturale, curiosità e sorpresa, Astori ha dato vita ad un laboratorio estetico costantemente in progress che ha scritto una delle pagine più significative della storia del design italiano.
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