22/10/2019 - Si è spento ieri all'età di 87 anni Ingo Maurer, eccentrico designer tedesco che ha rivoluzionato la luce, disegnando oggetti poetici capaci di creare stupore e incanto in chiunque vi si imbatta.
Ribelle, ma soprattutto ironico, Ingo Maurer ha fatto dell'umorismo il fil rouge che ha contraddistinto tutto il suo percorso progettuale, sin dalla prima opera: la lampada Bulb, l'archetipo della lampadina che raddoppiandosi diventa lampada da tavolo.
Da questo momento in poi Ingo Maurer creerà sistemi illuminanti che diventeranno vere e proprie icone del design mondiale, in una costante e continua ricerca formale e tecnologica. Un esempio è la poetica lampada Luccellino, che allude al mondo animale e gioca con le parole Luce e Uccellino; Porca miseria! un ensemble di cocci di porcellana e stoviglie rotte composti in modo maldestro; Hot Achille, un omaggio alla celebre lampada Parentesi disegnata per Flos da Achille Castiglioni;
Lampade al limite dell'installazione d'arte, in cui l'interazione e l'aspetto giocoso assumono un ruolo fondamentale. Iconiche le sospensioni YaYaHo - ispirata all'astrattismo giapponese e alle opere mobili di Alexander Calder - e Campari Light, che trasforma in lampada la celebre bottiglia del Campari disegnata da Fortunato Depero. Zettel’z è una delle lampade più note di Ingo Maurer composta da centinaia di fogli di carta giapponese. Ciascun foglio bianco potrà essere usato per scriverci pensieri o schizzi fugaci.
Dal Vitra Design Museum fino al MoMA di New York, le opere del Maestro Maurer diventano nel tempo vere e proprie pezzi d'arte esposte nei musei più importanti del mondo.
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