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Hashim Sarkis, Paolo Baratta. Photo © Jacopo Salvi, Courtesy La Biennale di Venezia
19/07/2019 - La prossima Biennale di Architettura si svolgerà dal 23 maggio al 29 novembre 2020 (pre-apertura 21 e 22 maggio) ai Giardini e all’Arsenale. Cosa aspettarci da questa nuova edizione?
Martedì 16 luglio, in occasione della conferenza stampa di presentazione, il Presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta e Hashim Sarkis, Curatore della 17. Mostra Internazionale di Architettura, hanno raccontato come sarà la prossima Biennale.
How will we live together? (questo il titolo annunciato ieri) avrà una novità rispetto alle scorse edizioni. Ad affiancare gli architetti nella loro ricerca, saranno coinvolte anche altre figure professionali e gruppi di lavoro come artisti, costruttori, artigiani, ma anche politici, giornalisti, sociologi e cittadini comuni.
Hashim Sarkis ha spiegato la sua scelta con le seguenti parole:
«Abbiamo bisogno di un nuovo contratto spaziale. In un contesto caratterizzato da divergenze politiche sempre più ampie e da disuguaglianze economiche sempre maggiori, chiediamo agli architetti di immaginare degli spazi nei quali possiamo vivere generosamente insieme. Gli architetti invitati a partecipare alla Biennale Architettura 2020 sono incoraggiati a coinvolgere nella loro ricerca altre figure professionali e gruppi di lavoro. In effetti la Biennale Architettura 2020 vuole affermare il duplice ruolo, spesso trascurato, dell'architetto, che è quello di affabile convocatore e custode del contratto spaziale.
Il 2020 è stato spesso definito come una pietra miliare sulla via verso un futuro migliore. Molte nazioni e città hanno elaborato una propria "Vision 2020". L'anno è alle porte. Guardiamo all'immaginario architettonico collettivo per andare incontro a questa occasione epocale con creatività e coraggio.»
Da parte sua il Presidente Paolo Baratta ha dichiarato:
«Se la Biennale Architettura 2018 fu occasione per parlare dello spazio libero e gratuito, elemento indispensabile del nostro abitare, omesso in tanti sviluppi recenti, con Hashim Sarkis vogliamo allargare l'orizzonte a tutte le questioni oggi sollevate dal vivere insieme.
Nel mondo si manifesta un accentuato dualismo. Il divario tra le condizioni presenti dell'abitare e quelle auspicabili è qualitativamente diverso nelle diverse parti della terra. In una vasta area del pianeta la questione dell'abitare si pone tuttora nei suoi termini tradizionali ed elementari. Altre parti del mondo sono avviate verso nuove fasi del loro sviluppo nelle quali mutano (o sono già mutate) le condizioni del produrre, quelle dell'organizzazione del lavoro e degli scambi, della organizzazione delle società, delle comunità e dei nuclei famigliari, verso realtà spesso assai diverse da quelle per le quali sono stati pensati e realizzati gli sviluppi del territorio e quelli urbani ed edilizi del recente passato.
Attendiamo dalla ricerca di Hashim Sarkis, e dal contributo dei singoli paesi partecipanti, esempi di progettazione che oltre a informarci meglio su tante realtà e sulle tendenze e sui conflitti presenti, offrano alla nostra speranza l'immagine di un mondo che è al lavoro per affrontare quelle questioni e, in particolare, di un mondo dell'architettura che viene impegnato nel riflettere, immaginare, realizzare nuove soluzioni. Sapere che in diverse parti del mondo si è al lavoro per questa nuova progettualità è di per sé parte di un nuovo "vivere insieme" per il quale la Biennale si offre come luogo ideale.»
La 17. Mostra Internazionale di Architettura presenterà, come di consueto, le Partecipazioni Nazionali con proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini e all’Arsenale, oltre che nel centro storico di Venezia.
Anche per questa edizione si prevedono selezionati Eventi Collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro esposizioni e le loro iniziative a Venezia in concomitanza con la Mostra.
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