25/06/2019 - Dinamico, viscerale, allegorico. È ExCinere, il progetto firmato dallo studio Formafantasma in collaborazione con Dzek. Presentato in occasione del Fuorisalone, si tratta di una serie di piastrelle vetro-vulcaniche per superfici indoor o outdoor, un paesaggio di elementi architettonici che racconta le potenzialità e le combinazioni possibili di un materiale così controverso come la lava vulcanica dell'Etna.
La storia che lega Formafantasma alla natura come campo d'azione parte da lontano. Dopotutto Andrea Trimarchi, uno dei due fondatori, è cresciuto in Sicilia. “L’Etna è una miniera senza minatori; sta scavando se stessa per mostrarsi, autogenerando la sua materia prima”, afferma il designer.
Nel tempo, i designer hanno osservato l'impatto negativo del turismo di massa sul paesaggio e sulla cultura della Sicilia. Il progetto del 2014, De Natura Fossilium, ha affrontato questo problema indagando l’identità imprevedibile dei territori dell'Etna e di Stromboli attraverso una collezione di opere di vetro, basalto e tessuto.
ExCinere celebra il rapporto conflittuale tra uomo e vulcano, ed è stato concepito come un mezzo per esplorare ulteriormente le potenzialità della materia vulcanica, che si genera in modo naturale e autonomo.
Nonostante la cenere vulcanica e la roccia basaltica possano apparire inerti, il loro elevato contenuto di ossido di metallo li rende complessi da lavorare. Dopo tre anni di continua ricerca e sperimentazione, la porcellana, gli smalti di cenere e le lavorazioni ad alte temperature superano limiti e vincoli per fondersi in armonia. Due misure e quattro diversi smalti sono così il risultato di un mix di quantità, dimensioni e densità sempre diverse che rievoca il dinamismo che li ha generati.
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