24/02/2017 - Nemo, una delle sedie più acclamate della collezione Driade diventa icona della città mascherata.
Ogni anno, da mille anni, i grandi campi di Venezia, così come quelli più piccoli e segreti, si aprono al mondo. I ponti più celebri, e quelli che collegano anche i più sottili canali, sono gremiti di colori, ritmi, immagini ed espressioni artistiche fra le più inaspettate. Teatralità, bizzarria, istrionismo, enfasi trovano spazio in Creatum, il progetto di Marco Maccapani, direttore artistico del Carnevale di Venezia, che inscenerà, il 18 febbraio, con The Vanity AF-FAIR, un racconto ove le arti e i mestieri della tradizione vivranno un fiabesco flashback: dal vivo, calzaturieri, costumisti, artigiani della gondola, mascarete, tessutai e vetrai apriranno in Piazza San Marco le loro botteghe come nella Venezia del ‘700. Non solo.
“Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni” ci lascia William Shakespeare ne La dodicesima notte. Venezia sarà un teatro per undici notti, lasciando ad ogni suo ospite la possibilità di svelarsi scegliendo un’altra identità, dal tramonto all’alba e prima ancora alla luce del sole fra i colori brillanti delle vesti delle dame e dei loro cicisbei.
E così Driade, da sempre icona dell’eclettismo, capace di accordare il minimalismo più puro al barocco più arricciato, partecipa a questi appuntamenti lasciando che sia Nemo, seduta e maschera per eccellenza della collezione, a rappresentarla nel dedalo di questa città.
“La joie de vivre di Driade trova in questo evento la parte più teatrale e roboante. La parte di noi più ludica e divertente.” Afferma Stefano Core, CEO di ItalianCreationGroup e di Driade. “È la stessa alternanza che adoperiamo nel progettare degli spazi che possano avere elementi più neutri ed altri più eccentrici proprio come la Nemo di Fabio Novembre”.
Su disegno di Fabio Novembre le sedie in rosso ospiteranno il 28 febbraio i 9 giurati nella cerimonia di premiazione della migliore maschera dell’anno. Altre, in bianco e in nero, troveranno destinazioni differenti, suggerendo nuovi angoli della città da scoprire, rinnovando l’estetica secolare di Venezia con un gesto contemporaneo, vanitoso, ludico. Altre sedute accompagneranno strade e piazze del territorio veneziano teatralmente, offrendo effetti scenografici inattesi.
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