16/11/2016 - Da oggi fino all’8 gennaio 2017, il padiglione 9B del MACRO Testaccio ospita la mostra “Francesco Cellini. Disegni e strumenti del progetto di architettura” curata da María Margarita Segarra Lagunes e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre.
La mostra presenta una selezione della produzione architettonica di Francesco Cellini, dai primi anni ‘70 a oggi, e si svolge su due linee parallele. La prima è di carattere strettamente cronologico e illustra in sequenza i più importanti progetti e le sue principali realizzazioni, documentando alcuni dei più pregnanti episodi di una complessa e meditata attività di ricerca progettuale e professionale svolta lungo quasi cinquant’anni, mettendone a fuoco i caratteri e gli obiettivi.
La seconda si articola su varie tappe di approfondimento, che affrontano, con vari documenti e dettagli (dallo schizzo iniziale, all’esecutivo), alcuni gruppi di opere e, insieme ad esse, le fasi dell’evoluzione dei modi di produzione del progetto di architettura, comprese le relative metodologie, organizzazioni produttive, tecniche e strumenti. Ricorrono alcuni temi, tra cui il radicale funzionalismo, la predilezione, quasi costante, per l’uso di repertori formali elementari, organizzati però in modo da generare uno stato di non pacificata tensione interna, l’attenzione nell’indagine statica e costruttiva. C’è infine una particolare considerazione per la storia dell’architettura, dei contesti, dei tipi e dei luoghi, priva però di ogni automatismo storicistico.
La mostra esplora parallelamente l’evoluzione dei modi, dell’organizzazione e degli strumenti di lavoro, che nel periodo esaminato hanno vissuto la radicale trasformazione dal disegno a mano alla rappresentazione informatica.
Esposti materiali originali, schizzi, appunti e documenti di lavoro, prospettive e modelli, provenienti da vari fondi, tra cui l’Archivio Progetti dello IUAV, l’Accademia Nazionale di San Luca, la Galleria AAM, oltre che da collezioni private e dall’archivio personale di Francesco Cellini. In coincidenza con la mostra sarà pubblicata la monografia Francesco Cellini, introdotta da un saggio di Francesco Dal Co, edita da Electa-architettura.
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