05/01/2016 - Al Politecnico di Milano, nelle date del 13 e 14 gennaio, un convegno internazionale indaga i rapporti tra l'opera di uno dei maestri dell’architettura del ‘900, Alvar Aalto, e l’Italia, attraverso tre differenti sessioni tematiche.
Oltre a essere uno tra i più noti esponenti della scena internazionale, l'architetto finlandese ha progettato diversi edifici in Italia, solo due dei quali sono stati realizzati: la chiesa di Riola di Vergato e il Padiglione Finlandese alla Biennale di Venezia.
La prima sessione, intitolata Alvar Aalto e la cultura architettonica italiana, affinità e reciprocità, prende in esame le influenze e le reciproche contaminazioni tra Alvar Aalto e la cultura architettonica italiana.
Nella seconda sessione, Alvar Aalto, progetti italiani, si definisce un'analisi dei progetti di Alvar Aalto per il nostro paese, sia di quelli realizzati che di quelli rimasti sulla carta, allo scopo di focalizzare meglio la sua poetica e la sua rilettura del paesaggio italiano.
La terza e ultima sessione del convegno, Alvar Aalto, esperienze e testimonianze, racconta le testimonianze dirette di chi quell’esperienza l’ha vissuta in prima persona, per poi delineare i tratti di una personalità in delicato equilibrio tra l'amore per l’architettura e l'amore per la vita.
La giornata del 13 gennaio si svolgerà nell'Aula Rogers del Politecnico, mentre la seconda giornata, il 14 gennaio, è organizzata in una sola sessione mattutina presso la nuova sede dello IULM.
Tra le figure coinvolte in questa ricerca vi sono alcuni esponenti dell’Alvar Aalto Academy, insieme a giovani studiosi che hanno approfondito il rapporto che lega Aalto all’Italia, oltre ad altre personalità autorevoli che hanno condiviso esperienze di progetto direttamente a contatto con il maestro.
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