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10/07/2015 - "Non mi ha mai interessato la fotografia, ma le immagini. Credo che il mio lavoro inizi laddove finisce la fotografia". Con queste parole Olivo Barbieri definisce la propria ricerca. A questo lavoro, tra i più significativi della fotografia italiana contemporanea, rende omaggio il Museo MAXXI con la mostra 'Olivo Barbieri. Immagini 1978-2014', aperta fino al 15 novembre 2015.
La retrospettiva, a cura di Francesca Fabiani, è ideata come un percorso inedito sull'opera di Barbieri, attraverso sei sezioni tematiche, che corrispondono ad altrettanti filoni di ricerca dell'autore.
Ad affiancare la mostra fotografie e film che raccontano il percorso del fotografo dalla fine degli anni ’70 fino ad oggi: dai primi Flippers ritrovati in una fabbrica abbandonata alle immagini notturne dei contesti urbani cui si contrappongono le visioni di volti e paesaggi dei dipinti conservati nei musei; dall’esplorazione delle periferie italiane degli anni ’80, ai viaggi in Cina e in Estremo Oriente.
L'itinerario giunge fino alle vedute dall’alto realizzate negli anni ’90, per approdare poi al progetto della serie site specific_, che Barbieri ha avviato nel 2003 e che conduce ancora oggi.
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MAXXI | (c) Olivo Barbieri MAXXI | (c) Olivo Barbieri MAXXI | (c) Olivo Barbieri MAXXI | (c) Olivo Barbieri MAXXI | (c) Olivo Barbieri MAXXI | (c) Olivo Barbieri MAXXI | (c) Olivo Barbieri MAXXI | (c) Olivo Barbieri MAXXI | (c) Olivo Barbieri
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