22/06/2015 - Proseguono i lavori per il recupero del complesso della Caserma Ferdinando di Savoia a Roma, a cura dello studio 5+1AA con Annalaura Spalla.
Il complesso è composto da un sistema di undici edifici, di cui cinque, realizzati tra il 1870 ed il 1890, costiuiscono l'impianto originario, mentre i restanti sei, costruiti tra fine secolo e i primi del Novecento, sono disposti attorno alla piazza principale.
Il progetto di 5+1AA, in corso di ultimazione, ha previsto un intervento unitario di recupero, risanamento e rifunzionalizzazione dell'intero insediamento, con la ricomposizione della piazza principale nel suo disegno originale e la demolizione/ricostruzione di un edificio degli anni Ottanta.
Particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti legati alla monumentalità del complesso, attraverso il recupero e l’inserimento di elementi architettonici collegati agli accessi, la distribuzione orizzontale e verticale e gli spazi comuni. I corpi scala sono stati riprogettati con rampe curve e rettilinee che serpeggiano attraverso vani aperti per tutta l’altezza dell’edificio.
La firma genovese ha pensato di restituire una nuova monumentalità creativa a questo spazio pubblico, come si legge nelle parole degli stessi progettisti:
"Un grande edificio pubblico.
Impermeabile per struttura (umbertina) ma anche per destinazione. Di fronte, intorno, la monumentalità creativa e di dimensione della Stazione Termini, e la monumentalità eroica del Ministero dell’Aeronautica. Un’aquila. Travertino. Grandi archi e torri mazzoniane. Roma.
Lo spazio pubblico viene portato dentro all’edificio. Negli angoli, negli snodi, in corrispondenza degli accessi si inserisce il tema del fuori scala.
Là dove la Caserma era enorme ripetizione di spazi costanti, il fuori scala è percorsi che si incontrano e si biforcano, sale d’attesa, spazi inutili e spazi serventi, è lento camminare avendo di fronte improvvise accelerazioni di qualche funzionario, di qualche visitatore, è luogo dell’imprevedibile, dell’imprevisto ministeriale.
Tutto è bianco, infilato in un barattolo di vernice e lasciato appeso a scolare.
Il bianco come colore del rispetto, dell’attenzione, della cura.
Come colore di ciò che è pubblico".
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