10/12/2013 - Il Politecnico di Milano rende omaggio all'architetto e designer Luigi Caccia Dominioni con la mostra a cura di Alberto Gavazzi e Marco Ghilotti, fotografie di Vincenzo Martegani, intitiolata "Architetture di Luigi Caccia Dominioni" , aperta al pubblico fino al 19 dicembre.
Allestita nell'aula De carlo delo Campus Bovisa, la rassegna riunisce 40 pannelli tra disegni e immagini di capolavori dell’architettura italiana del dopoguerra, con una particolare attenzione al tema dell'abitare; tra questi: la casa di famiglia in piazza Sant'Ambrogio a Milano (1947-50), gli edifici per abitazioni di via Nievo (1955) e di piazza Carbonari (1960-61), la sede della Loro Parisini (1951-57), gli edifici per uffici in corso Europa (1953-59) e il piccolo raccordo tra la chiesa di San Fedele e la Chase Manhattan Bank di piazza Meda (1969-70).
Luigi Caccia Dominioni nasce a Milano nel 1913, si laurea alla facoltà di architettura del Politecnico di Milano nel 1936 e nello stesso anno a Venezia inizia la professione in unione con Livio e Pier Giacomo Castiglioni, vincendo il concorso della Scuola di Vimercate. Dal 1945 riprende l’attività di architetto, dapprima con il collega Castiglioni, poi, dal 1946, con proprio studio professionale. Nel 1947 si dedica alla produzione, chiamata Azucena, di arredi e oggetti di design con l’architetto Ignazio Gardella. La serie di posate “Caccia” è parte della collezione del Museum of Modern Art di New York.
In occasione dei 150 anni del Politecnico di Milano, l’Ateneo intitola all’architetto una mostra per celebrarne il grande contributo di idee e progetti offerto alla città di Milano, nonchè al mondo del design italiano e internazionale.
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