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10/07/2013 - Dal 12 al 18 luglio gli spazi di Casabella laboratorio ospitano la mostra “Architetture d’acqua. Atelier Blumer all’Accademia di architettura” curata da Atelier Blumer.
“Spesso mi immagino i primi esercizi di uno studente di architettura come l’antico passaggio oltre le Colonne d’Ercole, il cui mistero deve essere promessa della meraviglia di quello che sarà. Questa è la condizione della quale mi sento responsabile.
Sarebbe interessante capire quali sono le attese dei giovani, i fattori che li spingono verso questo percorso formativo, le informazioni che ne hanno determinato le scelte e soprattutto l’immagine che essi hanno del mestiere di architetto, sebbene l’esperienza insegni che molte volte neanche loro ne hanno coscienza” così scrive Riccardo Blumer in ‘Progetto e didattica. La morfologia della creatività negli Atelier di primo anno’ tratto dal secondo “Quaderno dell’Accademia di architettura".
Gli studenti dell’Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana si sono, infatti, confrontati sul tema dell’architettura dell’acqua, ossia con un tipo di architettura in continuo divenire. Il luogo fisico quello del Lago Maggiore, per il quale ogni studente è stato chiamato a esprimere la propria idea di architettura che ‘galleggia’.
Riccardo Blumer nasce a Bergamo nel 1959. Studia architettura al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1982. Dal 1983 al 1988 lavora presso lo studio dell’architetto Mario Botta, a Lugano, dove ha la possibilità di curare progetti, mostre e pubblicazioni. Nel 1988 apre il suo studio professionale a Casciago (Varese).
Nel 1995 collabora come segretario del Comitato Scientifico che porta alla nascita dell’ Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana dove, dal 2002 al 2004, insegna progettazione architettonica al primo anno, per riprendere il ruolo di docente nel 2006.
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