15/10/2012 - Il MAXXI Architettura di Roma ospita da giovedì 18 ottobre la retrospettiva ‘L’Italia di Le Corbusier’, dedicata alla complessa formazione del maestro del Novecento, e al ruolo che l’Italia ha esercitato durante il suo intero percorso professionale, dai primi viaggi ai progetti mai realizzati.
L’esposizione, curata da Marida Talamona, con allestimento appositamente ideato da Umberto Riva, illustrerà un’antologia di 320 documenti originali e 300 fotografie, tra cui gli scatti dell’architetto a Roma negli anni Venti, disegni, acquerelli, dipinti, modelli e lettere tra Le Corbusier e Alberto Sartoris, Giuseppe Terragni, Pier Luigi Nervi.
Tra il 1907 e il 1923 Le Corbusier compie ben quattro viaggi in Italia: la mostra, infatti, espone i disegni prodotti durante il primo viaggio, in Toscana; i disegni delle architetture di Roma, di Pompei, di Pisa; gli studi sulle città italiane condotti presso la Bibliothèque Nationale di Parigi.
Il percorso espositivo descrive, inoltre, la ricerca di Le Corbusier nel campo urbanistico negli anni Trenta, i rapporti con gli architetti italiani del Razionalismo, tra cui Luigi Figini, Gino Pollini, Alberto Sartoris, Giuseppe Terragni, Piero Bottoni.
Passando per la sezione dedicata alla figura di Le Corbusier come pittore, attraverso l’esperienza della rivista L’Esprit Nouveau, diretta con il pittore purista Amedeé Ozenfant, l’esposizione si conclude con i progetti per architetture mai realizzate, come il Nuovo Ospedale di Venezia e il Centro Calcolo Olivetti a Rho, anche a causa della sua scomparsa avvenuta nel 1965.
Un ricco corpus fotografico accompagnerà le diverse sezioni della mostra, presentando la figura di Le Corbusier nella sua integrità di uomo, oltre che di architetto e artista.
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