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24/01/2012 - Un nuovo marchio del design italiano, che ha debuttato a Milano in occasione del Salone del Mobile 2011. Colé nasce dall’esperienza di Matteo De Ponti, brand manager di Driade per oltre dieci anni, e dalla sensibilità di Laura Macagno, appassionata d’arte e design.
La mission
Creare un nuovo modo di fare design, basato su una sofisticata ricerca espressiva e su un’inedita collaborazione tra tutti i protagonisti della catena produttiva. “Amiamo le cose che hanno radici profonde e siamo convinti che, in un mondo ormai saturo di oggetti, il prodotto sia prima di tutto un servizio”, affermano i due imprenditori. “Data quasi per scontata l’eccellenza qualitativa, quello che fa davvero la differenza è il legame tra chi produce, chi disegna, chi vende e chi usa un determinato oggetto”.
Il background
Una passione condivisa per tutto ciò che nasce da un’accurata ricerca estetica, sia esso un mobile, un libro o un tappeto. Da sempre Matteo e Laura collezionano oggetti che hanno in comune il fatto di essere stati realizzati con maestrìa artigianale. Frammenti della memoria in cui si coglie, fin dal primo sguardo, il tocco della mano che ha lavorato per forgiarli.
Il nome
È legato ad un comune ricordo che viene dall’Argentina, terra natale di Laura.
Un elemento di colore che – al solo pensiero – li fa sorridere.
La corporate
Curata da Francesca De Ponti e Filippo Donisi, riflette la ricerca di classica levità che pervade tutto il progetto. E’ un gioco di sottrazione in cui pochi segni grafici, estrapolati da quella che in origine era una forma organica e riquadrati a definire una sorta di segnalibro / segnapagina, raccontano un mondo fatto di forme pure e di colore. In cui la relazione tra il pieno e il vuoto gioca un ruolo essenziale.
Le collezioni
Sono il frutto di una riflessione sui mobili della memoria e di una misurata contaminazione (di segni, materiali, culture) che induce a rileggere, con leggerezza e, a tratti, ironia, alcune delle forme archetipiche. Realizzati in collaborazione con gli studi Lorenz/Kaz e Aksu/Suardi, nascono per valorizzare le lavorazioni artigianali e semindustriali da sempre radicate nel nostro territorio.
Caratterizzate da ironia e leggerezza, traggono ispirazione da alcuni mobili della memoria e riflettono il gusto di Matteo e Laura De Ponti per tutto ciò che “ha radici profonde e deriva da un lungo percorso creativo, di cui resta traccia nella forma finale dell’oggetto”. “Siamo partiti pensando alle cose belle e comode che hanno superato la prova del tempo, e abbiamo subito capito che un’altra parola chiave del nostro progetto non poteva che essere artigianalità”. Elementi ricorrenti sono il colore e l’idea di una possibile contaminazione (di segni, materiali, campi disciplinari) per cui le forme archetipiche si vestono di nuova beltà senza per questo perdere la loro classica compostezza. Ne sono un esempio gli elementi della serie Ottoman, caratterizzati dal deciso contrasto tra la semplice nudità dei “gusci” e la preziosità degli interni e i mobili della serie Secreto, ispirati a tipologie classiche e fuori dalle mode, ormai depositatesi nella memoria di tutti.
Realizzati, per questo primo esordio, con gli studi Lorenz/Kaz e Aksu/Suardi, nonché con il laboratorio interno Colé Design Lab, rispondono ad un’idea di sostenibilità che coincide prima di tutto con il km 0 e con la possibilità di realizzare ogni parte del prodotto in un unico distretto. Valorizzano pertanto le lavorazioni artigianali e semindustriali da sempre radicate nel nostro territorio. Allo sviluppo tecnico del prodotto ha collaborato Fabio Matiolli (8 anni di esperienza nello Studio Laviani).
www.coleitalia.com
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