29/07/2010 – Si è concluso con un ex aequo il concorso di idee bandito nel giugno scorso dal Comune di Melissa (KR) per un progetto di riqualificazione ambientale ed urbanistica dell’area costiera comunale.
A salire sul podio del vincitore sono il duo siculo-campano composto dagli architetti Salvatore Costa e Roberto Greco ed il sestetto di giovani progettisti calabresi arch. Giuseppe Lonetti (capogruppo), ing. Paolo Suraci, arch. Daniele Tirotta, arch. Carlo Suraci, arch. Andrea Gioco e arch. Antonio Francesco Amodeo.
La zona oggetto del concorso è attualmente stretta fra il litorale e la rete ferroviaria. L’area a sud è costituita dall’originario borgo, mentre quella a nord è interessata da nuovi insediamenti. Il concorso chiedeva ai partecipanti di formulare ipotesi progettuali volte a superare i guasti dell’urban sprawl il recupero e sistemazione di aree da destinare a pubblica frequentazione anche alla luce delle potenzialità turistiche del territorio con particolare attenzione al miglioramento della vivibilità e dell’accessibilità per tutti alle spiagge.
“Il progetto si presenta con l’intento di individuare una linea comune di intervento che, intercettando le insanabili discontinuità e diversità di un luogo divenuto “non luogo”, tenda a restituire il senso e la necessità di unitarietà funzionale a questa parte di territorio che soltanto le scelte irrazionali degli uomini hanno contaminato rispetto all’equilibrio iniziale derivato dal rapporto naturalistico tra il mare, l’arenile e le zone lambite. Un tentativo certamente non facile ma dettato dal sentimento di chi, per quanto poco frequentatore dell’area, riconosce i segnali di tensione derivati dalla voglia di vivibilità del luogo che mantiene comunque il fascino della sua diversità: è compito dell’idea ricostruire le lacerazioni conseguenti all’azione... spiegano dal team calabrese guidato dall’arch. Lonetti.
Gli interventi previsti nella progettazione pertengono la realizzazione prevalente di superfici pavimentali, sedute, strutture di sostegno di percorrenze anche temporanee, aiuole e aree verdi,spazi per parcheggi, nuovi assetti stradali , nuovi corpi illuminanti,un sistema del verde articolato per funzioni ed infine, laddove ipotizzabile la realizzazione, un’ampia area attrezzata per eventi e manifestazioni interpretata come un anfiteatro naturale le cui gradinate sono il sostegno naturale dell’acclività precostituita.
In linea di massima le scelte funzionali proposte individuano materiali naturali (pietre a varie cromie e legno) per “i segni funzionali” di maggiore visibilità, e materiali utili alla tecnologia più usuale (cls, acciaio, leghe metalliche resistenti al microambiente marino) per le componenti strutturali che sole possono risolvere assetti complessi dell’orografia e morfologia del luogo. L’operazione complessiva di ridisegno è istruita alla massima semplicità interpretativa e consente la comprensione immediata delle scelte per renderne più agibile l’immediata realizzazione”.
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