03/03/2010 – Correva l’anno 1969 quando Carlo Scarpa e Aldo Businaro, entrambi componenti di una delegazione di architetti e designer italiani in Giappone, s'incontrarono per la prima volta. Da quel momento in poi il primo avrebbe trovato nel secondo un committente d’eccezione. Businaro affidò infatti a Scarpa la progettazione degli annessi di villa “Palazzetto” aMonselice (Pd).
A raccontare i cinque anni di lavoro in cui Scarpa progettò le nuove emergenze della dimora seicentesca ci pensa la mostra inaugurata lo scorso 27 febbraio presso il Centro Carlo Scarpa di Treviso, intitolata “Scarpa e Il Palazzetto, una rapsodia architettonica. Omaggio ad Aldo Businaro”. L’evento è organizzato dal Comitato Paritetico per la conoscenza e la promozione del patrimonio legato a Carlo Scarpa,
finanziato dalla Regione del Veneto e prodotto dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo - Centro archivi MAXXI architettura, in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di
Architettura Andrea Palladio di Vicenza e dall’Archivio di Stato di Treviso.
“Situato nella campagna a sud-est di Monselice, il complesso della villa appariva costituito dal corpo dominicale, da una piccola costruzione adibita a casa del custode verso sud, da una grande fabbrica destinata a stalle e fienile a ovest e da un padiglione ottocentesco a pianta rettangolare posto a nord. A partire dal 1971, Scarpa ebbe l’incarico di progettarvi diversi elementi, fra cui il muro di cinta e gli accessi principale e posteriore, il berceau, la celeberrima aia, il recupero del padiglione adiacente all’ingresso. Dal 2005 Aldo Businaro e i figli hanno affidato l’esecuzione di una scala esterna, già prevista lungo la facciata occidentale del Palazzetto, all’architetto Tobia Scarpa, che nel proprio progetto si è attenuto in parte ai disegni del padre.
La mostra vuole mettere in luce il lungo lavoro di restauro e ri-disegno della corte dominicale della villa. Da qui il titolo della mostra che, a ragione, si può considerare una “rapsodia architettonica”, una silloge di parti di autori diversi armonizzate tra loro e che insieme raccontano i quattrocento anni di storia del Palazzetto. Il work in progress dei vari interventi progettati da Carlo Scarpa è documentato attraverso disegni originali conservati al Centro Carlo Scarpa e che fanno parte dei fondi degli architetti contemporanei del MAXXI
Centro archivi MAXXI architettura e, inoltre sono presenti disegni autografi del maestro custoditi in una collezione privata e dall’architetto Fabrizio Zuliani di Este, collaboratore di Scarpa. Inoltre la mostra sarà accompagnata da fotografie e rilievi bidimensionali dell’as built realizzati ad hoc”, spiegano gli organizzatori dell'eposizione, curata da Guido Pietropoli.
La rassegna presenta inoltre il modello ligneo del Palazzetto ed il catalogo dell’esposizione dedicata all’edificio, tenutasi A Tokyo nel 1993, un album di rilievi architettonici e una serie di scatti fotografici originali ritraenti Carlo Scarpa e Aldo Businaro. Completano la mostra alcuni passaggi del video-documentario del regista Riccardo De Cal, dove vengono ripercorsi gli interventi di Carlo Scarpa sul Palazzetto, e spezzoni di interviste inedite all’architetto.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 29 maggio dal lunedì al venerdì (10.00-18.00) mentre il sabato sarà aperta al pubblico dalle 9,00 alle 13.00.
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