28/05/2009 – Sarà il team di Iotti + Pavarani Architetti a progettare il nuovo Quartiere residenziale classe A destinato a sorgere sull’area dell’ex Fornace Sef di Ferrara. Lo studio di Reggio Emilia ha vinto la competizione a inviti lanciata dalla società Cogef s.r.l. di Ferrara per la progettazione di 50 unità abitative mono-bifamiliari, una scuola media a sei classi con palestra e verde attrezzato di quartiere, occupanti un’area estesa su 14.000 metri quadri.
Il sistema insediativo previsto si articola principalmente su unità abitative a tipologia a "L", disposte su due piani, alte fino a 8.50 metri ed affacciate su un giardino privato, ampio circa 15x15 m. L’orientazione sud - est garantisce una notevole illuminazione naturale degli interni, (e, di conseguenza, la riduzione del fabbisogno energetico delle case) nonché l’ottimizzazione del comportamento bioclimatico.
La copertura monofalda delle unità abitative, sulla quale vengono installati pannelli solari e fotovoltaici, è orientata verso il lato interno della casa, in modo tale da creare un fronte più basso sullo spazio verde pertinenziale.
Un muro di cinta in mattoni, d’altezza variabile, abbraccia l’abitato e separa gli spazi privati dalle aree comuni, isolando le aree cortilive delle singole case e disegnando piccole piazze di quartiere. I bordi esterni delle case, in continuità con i muri di cinta, sono rivestiti in mattoni. I fronti interni delle case, rivolti a sud ed est, sono invece protetti da uno strato d’intonaco chiaro e ritmati dalla presenza di aperture e sistemi schermanti scorrevoli. “Il riferimento immediato di tale organizzazione è naturalmente l’edificato storico all’interno del centro di Ferrara, in cui sono innumerevoli gli esempi di recinti murati oltre i quali si affacciano alberi e rampicanti, bordi che definiscono spazi privati d’affaccio particolarmente caratterizzanti”, spiegano gli architetti. Leggeri sfalsamenti caratterizzano l’organizzazione del sito, conferendo maggiore varietà all’insieme.
Classe energetica A anche per il complesso scolastico, dotato di molteplici soluzioni passive (prina fra tutte un sistema a involucro) ed articolato su corpi isolati ed aggregati, a massimizzare gli affacci a sud ed est e ad assicurare un’architettura “gentile” e coesa al tessuto urbano circostante. “I fronti saranno trattati prevalentemente con una tecnologia ‘a cappotto’, con intonaco nelle tonalità brune-terra a dialogare con l’architettura in mattoni faccia a vista dell’intorno. Le aperture, prevalentemente affacciate a sud, saranno opportunamente schermate con sistemi a veletta-frangisole, ad evitare un eccessivo irraggiamento solare”, fanno sapere i progettisti.
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