06/04/2009 – Si è concluso con la vittoria del team guidato dall’architetto Domenico Marchese (capogruppo) e composto da Francesco Filippi e Vittorio Ferro, il concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza Martiri d’Ungheria e delle vie limitrofe a Trapani.
La competizione, lanciata nel novembre del 2008 dall’amministrazione comunale, ha visto la partecipazione di tredici team. Tra questi, i gruppi guidati dall’ing. Giovanni Biundo e dall’architetto Maria Cristina Cusenza hanno rispettivamente meritato il secondo e il terzo posto nella gara.
L’area di destinazione rappresenta oggi un importante nodo nel traffico cittadino ed è al contempo un luogo di transizione tra la parte ottocentesca e quella contemporanea del comune siciliano. Al suo interno sorge la statua di Sant’Alberto, recentemente inaugurata, simbolo della devozione cittadina al santo.
Nel progetto vincitore il perimetro dell’area d’intervento comprende tutta Piazza Martiri d’Ungheria, dall’incrocio tra la Via degli Orti e Via Giovan Battista Fardella (principale arteria commerciale della città) sino all’incrocio tra la Via Egadi e la Via Piersanti Mattarella, per una superficie complessiva di circa 8.000 mq.
La proposta divide l’area di destinazione in cinque i lotti, ciascuno dei quali dotato di una determinata funzione. Nella zona d’intersezione dei quattro rami stradali costituiti dalla Via Fardella, Via Mattarella, Via Pepoli e Via Eden sorge l'elemento più importante del progetto. Si tratta di una nuova rotatoria, pensata per favorire fluidità e sicurezza del traffico stradale, ricavando al contempo luoghi di sosta e svago per i cittadini.
Nel mezzo della rotatoria (lotto n. 4) sorge una scultura in acciaio corten posta in una vasca con spruzzi d’acqua verticali, racchiusa da due anelli, uno a verde, l’altro con pavimentazione in porfido. Attorno alla rotatoria si sviluppano le altre porzioni del programma, ciascuna delle quali viene parzialmente o totalmente ripavimentata e dotata di fioriere, panchine scultoree, piante ornamentali, lampioni o lampade su pavimento a incasso e giochi d’acqua.
Nell’isola spartitraffico collocata in prossimità alla statua di Sant’Alberto (lotto n. 2) è prevista una vasca in marmo con getti d’acqua verticali. “La statua di Sant’Alberto segnerà il confine della città ottocentesca e quindi anche di un’epoca, mentre la scultura in acciaio corten rappresenterà l’inizio della città nuova e contemporanea”, spiegano i progettisti del team.
Nel lotto di progetto n. 3 hanno sede un gazebo con struttura portante in acciaio e vetro trasparente e un pergolato in legno lamellare e acciaio verniciato. La nuova pavimentazione in porfido, attraversata da un percorso pavimentato ad anelli con pietra taurina, è ritmata dalla presenza di riquadri verdi e sedute in marmo. In prossimità del manto stradale, una pavimentazione in basolato di travertino disposto a correre ospita una teoria di getti d’acqua verticali, alternati a lampade da giardino.
Nell’area di progetto n. 5. in posizione frontale rispetto al monumento dedicato al santo e a Via Fardella, sorge una un piastra sopraelevata rivestita in lastre di Lipica Fiorito, su cui si ergono una fontana a base quadrata e quattro sedute. Prevista inoltre una coppia di gazebo in acciaio e vetro e, lungo la via Fardella, una pavimentazione in basolato di travertino disposto a correre, caratterizzato da una linea di fontane con getto d’acqua verticale, intervallato da lampade da giardino.
L’importo complessivo dei lavori si aggira sui 996.282 euro. Il team vincitore suggerisce alla committenza di dedicare ulteriore budget all’operazione, inserendo nel progetto un parcheggio multi-piano interrato.
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